Le antichissime lingue di Sicilia

                                                                                  
12669343 233961953604645 1029250526 oLe prime testimonianze storiografiche attendibili che parlano della Sicilia prima dei Greci le dobbiamo proprio ai Greci stessi, ed in particolare a Tucidide, storico scrupolosissimo, il quale ci dice che, a parte i Fenici o Cartaginesi che contendevano le coste ai Greci, le popolazioni autoctone dell’Isola erano tre: la più numerosa era quella dei Siculi che abitavano la Sicilia dal Salso verso est, che sarebbero venuti nell’Isola circa trecento anni prima dei Greci (e quindi alla fine dell’XI secolo, intorno al 1000 a.C). Ad ovest del Salso erano i Sicani. Nell’estremo nord-ovest, essenzialmente nelle città-stato di Segesta ed Erice, trovavamo infine gli Elimi. Sulla venuta dei due Popoli più antichi le memorie storiche degeneravano nella leggenda: più tardi sarebbero arrivati gli Elimi, venuti dall’Asia Minore, e in particolare da Troia, dopo la sua distruzione (e quindi intorno al XII secolo a.C), mentre i Sicani sarebbero ancora più remoti, e addirittura con più di una leggenda sul loro insediamento: una remotissima dalla Spagna, un’altra, un po’ meno antica, dai Liguri d’Italia.

Ancor prima di questi popoli, tutto sommato attestati storicamente, si affonda nella mitologia pura, che favoleggiava di popoli poi estinti misteriosamente: i feroci Lestrigoni, e, ancor prima, i mostruosi Ciclopi.

Perché perdere tempo con le antiche favole greche? Perché dietro queste storie, e sempre più man mano che ci si avvicina ai loro tempi, si scorgono tracce di verità storiche tramandate a voce e pertanto alterate dalla fantasia. La ricerca archeologica più recente, per esempio, ha accertato come vera la notizia sull’insediamento dei Siculi, anche sull’epoca indicata da Tucidide, mentre più confusi, ma non del tutto inventati, appaiono i riferimenti per gli altri due popoli.

L’insularità e la Sicilia: un’occasione per un grande progetto?

                                                                                    

Noi non crediamo in questa “Europa delle banche” e non ne facciamo mistero. Non crediamo che un’Europa che, dopo aver inserito i diritti speciali per le regioni insulari nel lontano Trattato di Amsterdam (1997), si accorge solo oggi che la Sicilia è un’isola. La portata pratica del riconoscimento di oggi è poi praticamente nulla. E’ solo una petizione di principio, un riconoscimento, che arriva dovuto ma tardivo.

Trasferimenti erariali: i ‘furbetti’ della Ragioneria generale dello Stato

Impazza in questi giorni su tutti i quotidiani una classifica dei trasferimenti erariali per Regione pro capite, diffusa (innocentemente?) dalla Ragioneria generale dello Stato dalla quale risulta che prima in classifica è la Provincia autonoma di Bolzano, seguono le altre regioni a statuto speciale, ultima delle quali la Sicilia, poi le regioni a statuto ordinario, dalle più piccole alle più grandi, con una leggerissima prevalenza del Mezzogiorno sul Nord, e a chiudere la Lombardia. Apriti cielo! I lombardi che pagano per tutta l’Italia!

Statuto

STATUTO Titolo I – Principi generali Art. 1 – Costituzione e scopi È costituito il Movimento Politico “SICILIANI LIBERI” in prosecuzione dell’attività dell’Associazione Movimento Siciliani Liberi, legalmente costituito in data 30 dicembre 2015 con scrittura privata registrata il 14.01.2016 presso l’Agenzia di Palermo – Direzione Provinciale di Palermo, Ufficio Territoriale di Palermo al n. 154 … Continue reading “Statuto”

L’Antichità pre-romana

Iniziamo con quest’articolo una serie di interventi divulgativi sui contenuti e sulla storia delle Istituzioni siciliane. Questi saranno relativamente brevi, per quanto si può, e si sforzeranno di dare ai lettori di questo blog una parte di quella formazione civica e delle informazioni che ogni buon cittadino siciliano dovrebbe avere.

Il punto principale della storia dell’Autonomia siciliana, o delle aspirazioni della Sicilia ad essere Stato, è che essa non è un incidente dei nostri giorni o anche degli ultimi 70 anni, ma è, per così dire, connaturata alla stessa storia millenaria della nostra Isola.

La Sicilia è stata sempre considerata, sino al 1860, un paese a sé stante, una Nazione e – come molte altre nazioni – essa ha sempre avuto una propria formazione politica, uno Stato in pratica, a rappresentarla.

Più esattamente questa individuazione istituzionale univoca della Sicilia come “Paese” a sé stante, e diverso e distinto dalla stessa Italia, risale alla conquista romana, la quale diede per prima alla Sicilia un’amministrazione unitaria nei confini geografici dell’Isola.

Andando ancora più indietro si trovano solo “tentativi” di dare unità all’Isola, come brevemente accenneremo nell’articolo di oggi.

L’Italia vuole le tasse di Apple e Google, e la Sicilia?

E’ sui giornali di oggi che l’Italia vuole chiudere con una transazione di poco meno di 300 milioni un accertamento nei confronti di Google per circa 800 milioni di IRES evasa attraverso la finzione della sede legale fissata in Irlanda. La “teoria” della Repubblica Italiana, tutt’altro che campata in aria, è che non ha importanza dove si fissa la sede legale di una società, ma dove si produce il presupposto d’imposta, cioè il reddito

Muos, la Cassazione boccia i soprusi dello Stato italiano

La Corte di Cassazione conferma il sequestro dell’impianto di comunicazioni satellitare che la Marina USA, incoraggiata e autorizzata dal Governo italiano, ha piazzato nella riserva della Sughereta di Niscemi tra le proteste del territorio. Una nuova pagina in una storia che è diventata l’emblema dei soprusi in danno dei siciliani. Una storia che rende ancora più urgente l’indipendenza da uno Stato pronto a sacrificare anche la nostra salute…