“Trovo agghiaccianti le dichiarazioni gravissime dell’amministratore di Riscossione Sicilia, Avv. Fiumefreddo, sul fatto che la politica “regionale” darebbe aperta copertura a interessi criminali”. Così dichiara Massimo Costa, Presidente di “Siciliani Liberi”, che prosegue: “E purtroppo devo dire che queste accuse ci sembrano verosimili. Ci sarebbero interessi forti ad altissimo livello che letteralmente ‘banchettano’ sulle risorse finanziarie della Sicilia. Naturalmente sarebbe altrettanto grave se le dichiarazioni di Fiumefreddo non fossero seguite da specifiche denunce penali e informazioni circostanziate che, non solo i Magistrati, ma i Siciliani tutti hanno il diritto di sapere. Dove vanno i nostri soldi?”.
Un Memoriale del “Regno di Sicilia” per una capitale da ritrovare.
Riceviamo una lettera, con una proposta – che condividiamo – per dotare la Sicilia come tutte le Nazioni europee di un memoriale che ricordi i personaggi storici “fondatori” del più lungo precedente storico di uno Stato di Sicilia indipendente: il Regno di Sicilia.
Quelli che altrove sono i “padri fondatori”, da noi sono presentati come “dominazioni” per educare il popolo siciliano colonizzato all’autorazzismo. Quella che altrove è presentata come la resistenza delle classi dirigenti locali alle invasioni o dominazioni esterne, da noi è presentata come reazione “di classe”, “baronato cattivo e retrogrado”, contro il dominatore esterno “buono” che chissà quali forme di giustizia sociale avrebbe potuto fare se i Siciliani non avessero resistito a difendere la propria indipendenza.
C’è una storia intera da riscrivere, a partire dalla riappropriazione della propria identità nazionale. Come tutte le Nazioni, non abbiamo solo un Territorio e un Popolo, ma anche una Sovranità che per secoli è stata esercitata da un’entità statuale ben definita. Ed è di questa che dobbiamo riappropriarci: non “tante dominazioni fino alla liberazione di Garibaldi”, ma “tante dinastie di uno stato sovrano fino alla conquista di Garibaldi”, che è cosa diversa.
Gli autori individuano, molto concretamente, spazi precisi a Palermo, e personaggi storici definiti. È una scelta politica, che certamente dovrà riguardare soprattutto la fase indipendente del Regno di Sicilia con le tre dinastie Normanna, Sveva e Aragonese, naturalmente fino a tutto il Vespro incluso (1130-1412), ma non è da escludere che altrettanto si possa fare nelle principali città dell’Isola, e coinvolgendo anche fatti storici “nazionali” anticipatori del Regno di Sicilia (il Regno “Antico”, ad esempio, prima della conquista romana, e così via), o successivi, come fatti e personaggi successivi della storia di Sicilia e delle sue rivoluzioni indipendentiste (sotto il Viceregno, la Luogotenenza e dopo l’annessione all’Italia, dai Nuovi Vespri contro il Viceré Moncada fino ai Fasci Siciliani) arrivando all’epopea del 1944-46 (Finocchiaro Aprile e Canepa, ad esempio).
Ecco, questo è un modo “attuale” di fare storia, positivo, non passatista, che guarda al futuro, proprio perché educa i Siciliani all’autostima.
Ma agli autori della lettera lasciamo la parola:
RACCOLTA FIRME PER LE ELEZIONI COMUNALI DI PALERMO
Tutti i nostri amici, simpatizzanti, elettori, attivisti, che RISIEDONO A PALERMO, e che vogliono che a Palermo, alle prossime comunali sia presente la lista di Siciliani Liberi, sono invitati a un piccolo, piccolo sacrificio per la nostra grande Causa: una passeggiata sabato pomeriggio, muniti di carta d’identità, dalle 15.30 alle 18.00 presso l’ISTITUTO PETRARCA, in … Continue reading “RACCOLTA FIRME PER LE ELEZIONI COMUNALI DI PALERMO”
Luttwak, Giletti ed altri sbagliano sui conti della Sicilia: la parola a… Cottarelli
Le “campagne” sono tali perché non parlano alla testa, ma al cuore e alla pancia delle persone. Servono a creare un clima, un clima di odio grazie al quale poi poter colpire impunemente.
La Sicilia è, ogni santa domenica, sul banco degli imputati su una trasmissione della TV di Stato italiana, L’Arena, condotta dal piemontese (savoiardo?) Giletti, il quale “fustiga” i costumi di questa Regione così viziosa. Il “rito” è talmente costante che ormai è diventato “cultura generale”. Chiedete a un italiano qualunque cosa pensa dei Siciliani, dei Siciliani non della Sicilia si badi, e ben che vada vi dirà che sono dei parassiti, mal che vada dei mafiosi.
Ma GIletti secondo noi recita un copione che è stato scritto da qualcuno (non da lui) in perfetta malafede.
Altri, meno informati, ci cascano. Condividiamo le dichiarazioni di Luttwak sull’inopportunità del G7, e che questo dovrebbe essere celebrato piuttosto allo ZEN di Palermo, e non a Taormina, ma poi anche lui cade nel luogo comune dei “troppi dipendenti”.
Ma come stanno realmente le cose? Siamo stanchi di fare “controinformazione”. Lasciamo la parola ad un nostro “nemico giurato”, a un corifeo dell’austerità europea, nientemeno che a Cottarelli, il quale così dice nel suo libro, edito nel 2015 per i tipi della Feltrinelli, la cui copertina, iconicamente molto efficace, vedete nell’immagine di apertura.
Che dice Cottarelli sulla Sicilia?
Altri tagli ai Siciliani. Dove comincia l’eversione di Stato?
Le notizie che arrivano da Roma, nell’indifferenza generale della politica siciliana, sono a dir poco gravissime.
Già oggi, con i suoi 1,3 miliardi l’anno, la Sicilia è la Regione che versa allo Stato il contributo più alto, in termini pro capite (circa il quadruplo delle altre Regioni), per il c.d. “Risanamento alla Finanza pubblica erariale”.
Ora detto contributo, stando a quanto trapela sulla legge di bilancio dello Stato, viene innalzato a 5,5 miliardi per tutte le Regioni a Statuto speciale. Non abbiamo elementi per poter quantificare quanto sarà il sacrificio chiesto alla Sicilia ma dubitiamo, vista la sua popolazione, che possa essere meno di 2 miliardi.
PRESENTAZIONE DI SINDACO E LISTA ALLA CITTÀ DI PALERMO
Sabato 25 Febbraio al Cinema Teatro LUX, in Via Francesco Paolo Di Blasi 25, alle ore 9.30 un evento storico: SICILIANI LIBERI DEBUTTA UFFICIALMENTE alle elezioni comunali di Palermo, Capitale della Sicilia, con la presentazione del Candidato Sindaco, l’Arch. Ciro Lomonte, e dei candidati al Consiglio Comunale. Con l’occasione il movimento comincerà ufficialmente la propria … Continue reading “PRESENTAZIONE DI SINDACO E LISTA ALLA CITTÀ DI PALERMO”
I COMPORTAMENTI PARLANO DI NOI
La vicenda dell’assessore Gianluca Micciche’ , responsabile dell’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali , portata alla ribalta e all’attenzione della pubblica opinione dalla trasmissione le ” Iene “aggiunge dibattito e riflessioni circa la qualità dell’attuale rappresentanza politica siciliana .
Petrolieri ed evasori alleati con lo Stato italiano contro la Sicilia?
Le indiscrezioni sulle dichiarazioni fatte da Fiumefreddo alla commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi meritano più che una denuncia.
Ma naturalmente il “messaggio” che passerà sui media nazionale tende a nascondere lo sfruttamento coloniale della Sicilia a favore della solita narrativa della Sicilia Far West e quindi di paese “incapace di autogovernarsi”. E invece su questo, almeno noi indipendentisti, dobbiamo fare chiarezza.
I fatti innanzitutto: più di 50 miliardi non riscossi da Riscossione Sicilia negli ultimi anni, di cui solo 22 ancora non andati in prescrizione. Un tasso di riscossione di poco superiore al 10 %. L’impossibilità in Sicilia di riscuotere le tasse per cifre stratosferiche. Miliardi, non milioni, quando in Sicilia tutti stiamo tirando la cinghia e tutti i Comuni sono in dissesto.
Tutti parlano ora di Zone Economiche Speciali…è già qualcosa ma stiamo attenti
Tutti ne parlano ora, dopo che abbiamo lanciato la nostra campagna.
C’è chi ne vuole una per Gela, c’è chi la vuole per Messina, e ora pure Renzi le rilancia.
Noi non siamo “gelosi” della nostra idea. Abbiamo sempre detto che le battaglie istituzionali si fanno con tutti.
Siciliani Liberi considera la sentenza della Cassazione sul MUOS una sentenza “politica” che condanna a morte la Sicilia
“Siciliani Liberi” prende atto che la III Sezione della Corte di Cassazione, e quindi lo Stato italiano nel suo consesso giudiziario più alto, ha rigettato come inammissibile il ricorso della procura distrettuale di Catania sul MUOS basandosi sulla “imprescindibilità” dalle conclusioni del giudice amministrativo (il CGA nella fattispecie) il quale con sentenza-scandalo aveva legittimato un’autorizzazione palesemente illegittima.