DAL REGNO DI SICILIA INDIPENDENTE ALLA NASCITA DI UNA COLONIA INTERNA

di Fabio Petrucci

Relazione presentata in occasione dell’evento “Siciliani: identità e cultura” Giarre, 28 gennaio 2018 

 

Premessa

Ciò che più di ogni altra cosa rende tale una nazione, ciò che ne legittima l’esistenza e – nel caso delle nazioni senza Stato – l’eventuale lotta per l’autodeterminazione è in primo luogo la storia, ancor prima della lingua o delle origini etniche, elementi che in taluni casi possono essere condivisi da più nazioni. Una nazione, specialmente nell’ambito europeo, è quindi tale se possiede una sua storia, istituzionale e politica, che ne rende evidente la soggettività giuridica.

Visita a Palermo di due maggiori esponenti del partito catalano “Estat Catalá”

(di Francesco Marsala, responsabile per le relazioni internazionali di Siciliani Liberi)

La visita a Palermo dei due esponenti di Estat Catalá, Jordi Miró e Conxita Bosch, rientra in una serie di esperienze promozionali e commerciali iniziate da molto tempo tra Sicilia e Catalogna, in stretta collaborazione tra le associazioni culturali Catalunya-Sicilia e Sicilia–Catalunya. Sinora sono state portate a Barcellona per promuovere il Made in Sicily circa 24 aziende siciliane di eccellenza. Il progetto procede in un contesto tutto mediterraneo.

Giovani indipendentisti si mobilitano – Nasce Avanguardia Giovanile Siciliana

Al via la campagna nelle scuole, citano Marx al grido “Antudo” (Ansa)

Si chiama ‘Avanguardia giovanile siciliana‘, è il nuovo movimento costituito da giovani nell’alveo dei ‘Siciliani liberi’, gli indipendentisti guidati dal segretario politico Ciro Lomonte, e che quest’anno terranno il primo congresso nell’isola dopo avere partecipato alle elezioni regionali in Sicilia. Nel loro manifesto scritto nella pagina Fb anche in dialetto siciliano al grido ‘Antudo e ad maiora’, i giovani di Avanguardia fanno riferimento alle parole di Karl Marx: “Nessuno ha lottato in modo tanto indomabile per la propria emancipazione come la Sicilia e i siciliani. Così il suolo siciliano si è sempre dimostrato letale per gli oppressori e gli invasori, e i Vespri siciliani rimasero immortalati nella storia…“.

Non è vero che boicottare il voto non ha valore politico. Cosa insegna il trend storico della partecipazione alle politiche in Sicilia

 

Abbiamo ricostruito l’andamento della percentuale di voti validi sugli aventi diritto in Sicilia, dall’Unità d’Italia a oggi. Quando ci sono più dati (Camera e Senato, referendum istituzionale, …) abbiamo fatto la media ponderata.

I risultati sono molto interessanti, e hanno un valore politico attuale.

PROPOSTA DI ARMAO SULL’INSULARITÀ NELLO STATUTO: INTERESSANTE, MA VA RIEMPITA DI CONTENUTI

“Siciliani Liberi” apprende della recente iniziativa del Vicepresidente della Regione G. Armao e la sta valutando con molta attenzione.
La procedura indicata (petizione, legge voto e referendum consultivo) riprende nelle sue tre fasi esattamente quella prospettata da Siciliani Liberi per la Zona Economica Speciale già in campagna elettorale alle regionali. 
Per gli indipendentisti siciliani   l’insularità è infatti uno dei prerequisiti giuridici per il riconoscimento alla Sicilia di uno status economico speciale ed è quindi in sé un passo nella direzione di dare all’Isola forme progressive di sovranità. Il problema è semmai quello di riempire di contenuti tale proposta.

LE FAKE NEWS SULLA SICILIA – UN VADEMECUM PER I SICILIANI SUL WEB

 

 Notiamo con un certo disappunto che due anni di controinformazione non sono bastati a smontare le continue menzogne che circolano impunemente su tutti i giornali e le TV italiane sulla Sicilia.

È naturale. Quando mai il ladro ammetterà di rubare? Non solo, cercherà di ritorcere l’accusa di furto al derubato. Questo è normale e non ci sorprende.

Ma sulla rete ormai è impossibile impedire di controbattere e qui siamo noi in genere impreparati.

Abbiamo visto le reazioni di siciliani e meridionali in genere, e sono spesso povere di contenuti. Spesso, non riuscendo a confutare la falsità della disinformazione, si richiamano alla “solidarietà nazionale” con affermazioni pietose del tipo: “sì, siamo poveri, ma siamo fratelli, non ci potete abbandonare così”. Affermazioni che suscitano solo l’irritazione e la derisione dei “fratelli” nordici. Oppure ci si abbandona allo sterile revisionismo storico: “siamo così perché Garibaldi ha saccheggiato il Banco di Napoli, prima eravamo la terza potenza navale del mondo”, e lì risate…

No, cari amici, questa strategia è sbagliata. Dobbiamo semplicemente dire che i dati di cui dispongono e che sciorinano ogni giorno sono soltanto “falsi”.

Di seguito diamo un vademecum delle falsità, e le risposte che dovete dare puntualmente ad ognuna di queste.