DIREZIONE ‘SICILIANI LIBERI’ LANCIA APPELLO A DIFESA STATUTO

SICILIANI LIBERI COMUNICATO DIREZIONE ‘SICILIANI LIBERI’ LANCIA APPELLO A DIFESA STATUTO SICILIANO PALERMO – Per il partito dei “Siciliani Liberi”, che ha riunito la direzione dopo la decisione della Consulta che ha cassato la legge siciliana sulla governance delle Province regionali, “a prescindere dal merito, è ritenuto un atto lesivo oltre misura la violazione dell’art. … Continue reading “DIREZIONE ‘SICILIANI LIBERI’ LANCIA APPELLO A DIFESA STATUTO”

SICILIANI LIBERI: “NON BASTA RICORSO A CORTE GIUSTIZIA UE, MUSUMECI E ARS VOTINO NUOVA LEGGE ELEZIONE DIRETTA NELLE EX PROVINCE”

PALERMO – “Il presidente Musumeci non si limiti a un ricorso alla Corte di giustizia della Ue, che ha certo un grande valore politico, ma dove, lo ricordiamo, lo Stato italiano ha il suo componente giudicante e noi no; faccia approvare all’Assemblea siciliana una nuova legge elettorale per le Province, in cui sia ribadita l’elezione … Continue reading “SICILIANI LIBERI: “NON BASTA RICORSO A CORTE GIUSTIZIA UE, MUSUMECI E ARS VOTINO NUOVA LEGGE ELEZIONE DIRETTA NELLE EX PROVINCE””

SICILIANI LIBERI GRIDA ALLO SCANDALO PER LA SENTENZA DELLA CONSULTA CHE VIETA LE ELEZIONI PROVINCIALI

la corte costituzionale 1 728Secondo gli indipendentisti di Siciliani Liberi, la recente sentenza della Corte costituzionale è l’ennesimo scandalo, l’ennesima pagliacciata giuridica, l’ennesima mostruosità giurisprudenziale, con la quale uno Stato italiano sleale e vigliacco attacca le prerogative della Sicilia trincerandosi dietro i soliti presunti e inviolabili “principi generali dell’ordinamento costituzionale”; principi che nessuno sa quali siano, ma che hanno consentito, dal 1957 ad oggi, di smontare, pezzo per pezzo, l’autonomia confederale garantita alla Sicilia il 15 maggio del 1946.

Questa sentenza dimostra ancora una volta che la Corte Costituzionale è un giudice MAL COSTITUITO e MAL DISPOSTO nei confronti dell’Autonomia siciliana, presso il quale è perfettamente inutile costituirsi, come è inutile costituirsi presso ogni giustizia politica e faziosa. La Corte Costituzionale NON È il giudice naturale dei conflitti di competenza tra Stato e Regione. Il giudice naturale, illegittimamente soppresso con un colpo di stato nel 1957, è e resta sempre l’Alta Corte di Giustizia per la Regione siciliana. Queste sentenze dimostrano che l’inadeguatezza non è solo formale ma decisamente sostanziale.

Questa sentenza dimostra ancora una volta l’inutilità, la completa vacuità, degli “autonomismi statutari”. “Applichiamo lo Statuto!” è lo stanco slogan ripetuto da autonomisti e centralisti, tra i quali – non dimentichiamolo – anche la “Diventerà bellissima” dell’attuale Presidente della Regione e il Movimento 5 Stelle. Quale statuto vogliono applicare questi signori? Quello castrato dalle sentenze della Consulta o quello vero? Su questo bisognerebbe quanto meno fare un po’ di chiarezza. E con quali strumenti giuridici leciti pensano di superare una sentenza che è ormai apertamente ABROGATIVA di TUTTE le prerogative che il Popolo Siciliano merita per diritto naturale storico e inalienabile e che la Costituzione repubblicana italiana ha formalmente riconosciuto.

GIOVANI INDIPENDENTISTI “SICILIANI LIBERI” RICORDANO PAOLO BORSELLINO E AGENTI SCORTA. DOMANI, ALLE 17, CONVEGNO IN SEDE PARTITO PALERMO CON GIORNALISTI E STUDIOSI

Borsellino convegno 2018PALERMO – “O si fanno la guerra o si mettono d’accordo-Stato italiano e Cosa Nostra dalle origini alla strage di via D’Amelio” è il tema del convegno organizzato dai giovani del partito dei “Siciliani liberi” in programma domani, alle 17, nella sede degli indipendentisti in via Isidoro La Lumia n.7, a Palermo, per ricordare il giudice Paolo Borsellino nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio dove furono assassinati anche gli agenti della scorta.  Interverranno tra gli altri il giornalista Giulio Ambrosetti e lo scrittore Ignazio Coppola.
L’incontro prende spunto dalle motivazioni delle recenti sentenze dei processi sulla trattativa Stato-mafia e sulla strage di via d’Amelio. “I giudici di Caltanissetta, affermando che sulle indagini relative alla strage si è consumato uno dei ‘più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana’ – sostengono i giovani dei ‘Siciliani liberi’ – hanno di fatto decretato l’assoluta inattendibilità dei primi due processi. Più che di procedimenti giudiziari si può parlare, infatti, di una vergognosa farsa, l’ennesima, in cui la ricerca della verità è stata ostacolata da depistaggi dei servizi segreti, dalla fabbricazione ad arte di falsi testimoni, da documenti spariti o distrutti. Come Portella della Ginestra, insomma, via d’Amelio sembra destinata ad allungare la lista degli irrisolti ‘misteri’ d’Italia. Per tentare di ottenere le risposte che ancora cerchiamo occorre, dunque, affidarsi alla ricerca e allo studio della verità storica, anche al di là degli esiti dei processi”

ANTONELLA PITITTO (SICILIANI LIBERI): “CON L’ELEZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE STATUTO DELL’ARS HA VINTO L’INCIUCIO”

Palermo – “Alla fine ha vinto l’inciucio. Con la complicità del M5s e del Pd, la deputata Elvira Amata è stata eletta presidente della commissione Statuto dell’Assemblea siciliana, co i due vice presidenti Elena Pagana (M5s) e Baldo Gucciardi (Pd). E’ la vittoria del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, degli inciucisti e dei gattopardisti. Soprattutto i … Continue reading “ANTONELLA PITITTO (SICILIANI LIBERI): “CON L’ELEZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE STATUTO DELL’ARS HA VINTO L’INCIUCIO””

Commissione Statuto all’Ars No di Siciliani Liberi

PALERMO – “Siamo ben lieti che il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè stia lavorando per la composizione della commissione Statuto che avrà un ruolo fondamentale nella trattativa per la piena applicazione della carta autonomista della Sicilia ma siamo seriamente preoccupati per le voci sulla scelta del presidente della commissione, quello di Elvira Amata non appare il … Continue reading “Commissione Statuto all’Ars No di Siciliani Liberi”

IL MOVIMENTO GIOVANILE DI SICILIANI LIBERI PROTESTA CONTRO L’AUMENTO DELLE TASSE UNIVERSITARIE

Alla protesta delle associazioni studentesche per gli aumenti delle tasse universitarie, Micari offre risposte e soluzioni che ci saremmo aspettati da un contabile di bottega. Lo invitiamo a smettere i panni del ragioniere e a dare risposte confacenti al Rettore di uno dei principali atenei della Sicilia e dell’intero Sud Italia. Il tema degli aumenti … Continue reading “IL MOVIMENTO GIOVANILE DI SICILIANI LIBERI PROTESTA CONTRO L’AUMENTO DELLE TASSE UNIVERSITARIE”

‘SICILIANI LIBERI’ SI SCHIERA CON SINDACO MESSINA LOMONTE: “DE LUCA SLEGATO DA PARTITI E’ UNA OPPORTUNITA’”

PALERMO – “Oggi Messina ha una grande opportunità: un sindaco slegato dai partiti italiani, un sindaco dalle mani libere, con orientamento sicilianista, che può fare realmente gli interessi della città”. Lo dice il segretario dei “Siciliani liberi”, Ciro Lomonte. “Il nostro partito è disponibile a un dialogo costruttivo, a partire dai propri punti programmatici che … Continue reading “‘SICILIANI LIBERI’ SI SCHIERA CON SINDACO MESSINA LOMONTE: “DE LUCA SLEGATO DA PARTITI E’ UNA OPPORTUNITA’””

BORSELLINO È STATO UCCISO DALLO STATO ITALIANO E NON DA COSA NOSTRA: LIBRI DI STORIA DA RISCRIVERE!

via Damelio

di Massimo Costa 

Noi l’abbiamo detto sempre, l’abbiamo saputo sempre. La differenza tra Cosa Nostra e le altre organizzazioni criminali (come quelle del Sud, tipo Ndrangheta etc.) è la stessa che c’è tra corsari e pirati. I primi, oltre che per sé, lavorano per uno stato. Cosa Nostra, sin dalla sua nascita ufficiale (1860, sbarco di Garibaldi) è stata uno strumento dello Stato italiano per tenere sottomessa la Sicilia. Certo, Garibaldi trovò queste consorterie proto-mafiose, non le creò certo lui. E dobbiamo all’ottusità borbonica e al caos del regime poliziesco duosiciliano, l’incapacità di sostituire l’ordine feudale con quello di uno stato moderno. i Borbone impedirono la nascita di uno Stato siciliano moderno, e – nel caos – nacquero quelle consorterie che poi dovevano diventare la mafia.

LA SICILIA SEMPRE PIU’ POVERA, MA NESSUNO NE PARLA.

colletta alimentare

di Armando Melodia

I dati ISTAT sulla povertà in Italia, pubblicati questa settimana, mettono a nudo una situazione a dir poco preoccupante. Il numero di famiglie e di persone considerate in povertà assoluta cresce nel 2017 rispetto al 2016. La tanto declamata ripresa economica non ha prodotto un miglioramento delle condizioni di vita degli italiani. Al contrario si registra un pesante peggioramento visto che l’incidenza della povertà assoluta è passata dal 6,3% al 6,9% delle famiglie e dal 7,9% AL 8,4% degli individui. Stiamo parlando di 1 milione e 780 mila famiglie che corrispondono a 5 milioni e 58 mila individui. Stiamo parlando di persone in povertà assoluta ovvero nell’impossibilità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile. Quindi se ripresa c’è stata questa ha prodotto una concentrazione della ricchezza nelle mani di un numero sempre minore di individui ed una diffusione della povertà in strati sempre più ampi di popolazione.

Se poi si approfondisce la lettura e si analizzano i dati ripartiti per aree geografiche apprendiamo che nel mezzogiorno la povertà assoluta raggiunge il 10,3% contro la media italiana 6,9%. Ancora più netta è la differenza per il livello di povertà relativa, con il mezzogiorno al 24,7% e la media italiana al 12,3%.