Colonialisti alla riscossa: possiamo fermarli

93762096Possiamo tentare un bilancio di questi 5 anni di “dominazione” PD della Sicilia? È stata un saccheggio continuo.

La Sicilia, che ai primi del 2012 era scesa in piazza al grido di “Statuto! Statuto!”, inondando la nostra terra di bandiere siciliane e addirittura in un caso arrivando a bruciare quella italiana, è stata nei mesi successivi imbrigliata e confusa. Il Governo italiano concesse, per finta, un tavolo tecnico per l’attuazione dello Statuto, facendo intanto smobilitare i blocchi dalle strade. A tregua ottenuta, il tavolo è stato fatto saltare.

Lombardo, che non rimpiangiamo affatto, è stato fatto saltare perché la stessa idea di un partito autonomo doveva essere rimossa, con un’accusa poi rivelatasi naturalmente infondata. I giornali e le TV italiane scatenate contro lo “Statuto”, l’origine di tutti i mali della Sicilia. Poi le elezioni, confuse e divise, da cui esce, per una complicità neanche tanto nascosta tra Piddini e autonomisti/meridionalisti, Crocetta, senza alcun dubbio il Presidente della Regione più “prono” ai voleri dello Stato italiano.

La lista degli ascari del PD per continuare il colonialismo

Palermo Palazzo dei NormanniI giornali di oggi sono pieni delle “sparate” del vecchissimo sindaco di Palermo, eletto grazie a un meccanismo elettorale indecente e a un’astensione massiccia, il quale crede che l’operazione di mistificazione politica realizzata possa ripetersi alla Regione.

I Siciliani ripudiano, letteralmente, Crocetta e il PD? Che fare di fronte ad una disfatta annunciata? Semplice, li inganniamo. Ci travestiamo da “civici” (o cinici?).

Tutti i sindaci tricolorati, gli stessi che si fecero il selfie con Renzi alla Valle dei Templi, più o meno, gli stessi complici del saccheggio della Sicilia di questa legislatura, presentano e benedicono un loro “simbolo”, in cui il PD sia più o meno “ammucciato”.

E i Siciliani dovrebbero abboccare, non accorgendosi che si sta vendendo loro un prodotto scaduto. Poi ci mettiamo a capo un altro “professionista dell’antimafia”, del quale nessuno potrà dir male, come Grasso, che ha fatto – diciamolo – un pessimo lavoro da Presidente del Senato durante questa legislatura, in quanto (esattamente come Mattarella, espressione dello stesso blocco di potere) non ha mai difeso la Costituzione dalla eversione piddina.

Zes: incontro con gli imprenditori a Catania

Domani, a Catania, presentiamo il nostro progetto economico-politico per il riscatto della Sicilia.La “Zona Economica Speciale” non è solo una forma di semi-indipendenza perfettamente costituzionale e non in contrasto con i trattati europei.La “Zona Economica Speciale” è uno strumento per portare ossigeno a un’economia saccheggiata dai comitati d’affari interni ed esterni.Tutti i cittadini sono invitati, … Continue reading “Zes: incontro con gli imprenditori a Catania”

Lomonte: “Sospetto voti annullati arbitrariamente. Non chiederemo il riconteggio”

Ciro Lomonte 1È da domenica notte che mi chiedo perché il 47% dei palermitani si sia astenuto dal votare per il nuovo sindaco di Palermo.
La causa potrebbe essere la sfiducia nei partiti? In fondo il sistema maggioritario ha garantito maggiore stabilità nei governi locali, ma ha lasciato in mano a segreterie poco brillanti la scelta dei candidati.
La ragione più verosimile potrebbe essere la rassegnazione di fronte al preoccupante declino di Palermo, dove la disoccupazione e l’emigrazione aumentano giorno dopo giorno. L’indagine dell’Istituto Ixè, in collaborazione con il gruppo editoriale Citynews, pubblicata il 15 maggio, segnalava che il 65% degli intervistati era insoddisfatto dell’azione di governo della Giunta Orlando. La priorità degli intervistati (il 68%) era lo sviluppo economico. Decoro urbano, viabilità, ordine pubblico, ambiente, venivano dopo.

Siciliani Liberi continua l’attività politica, a difesa dei cittadini palermitani

Palermo Palazzo Pretorio bjs2007 01Per noi la differenza tra una “lista” elettorale, e un “partito” vero e proprio, nel senso più nobile del termine, sta proprio in questo.
La lista è un’accozzaglia di nomi, come le tante che abbiamo visto in queste elezioni comunali, finalizzata ad ottenere qualche consigliere. Finita la festa, si scioglie la comitiva, che le cose sia andate bene o no.
Un movimento politico, propriamente un “partito”, porta avanti un progetto per i cittadini: prima, durante e dopo le campagne elettorali, a prescindere dal risultato.

A proposito di risultato abbiamo rifatto i nostri conteggi. Nelle sezioni controllate dai nostri rappresentanti di lista “Siciliani Liberi” il nostro candidato ha raggiunto il 2,6 % (poco meno la lista), una percentuale del tutto ragguardevole per un soggetto politico appena nato con un messaggio così radicale. Il massimo mai raggiunto dagli indipendentisti nelle comunali a Palermo dal Dopoguerra ad oggi.

Siciliani Liberi e coraggiosi a Santa Caterina Villarmosa

Sembrava impossibile. Certo, non facile. Specialmente in una realtà piccola come quella di un paese di poco più di cinquemila abitanti. Nelle piccole realtà, si sa, è difficile l’affermazione di principi e idee così diversi dal consolidato, dai canoni con cui si è abituati a pensare. Non ce lo aspettavamo, e invece… i siciliani regalano … Continue reading “Siciliani Liberi e coraggiosi a Santa Caterina Villarmosa”

Lettera aperta a Beppe Grillo

GrilloGent. Beppe Grillo,

Le scrivo un commento serio, certo che Lei lo leggerà, o che qualcuno glielo segnalerà.

Non si offenda se le dico che molto spesso Lei è migliore di chi le viene dietro, ed è proprio per questo che a Lei, come leader, mi rivolgo.

Io non sono un commentatore isolato, rappresento gli indipendentisti siciliani, nei cui confronti penso dovrebbe avere molto rispetto. Le voglio sottolineare che questa legge elettorale non solo è gravemente viziata di incostituzionalità per molti altri motivi, ma per un motivo in particolare che avete trascurato, e che invece è gravissimo. Lo sbarramento nazionale (alla tedesca) in Germania non toglie che i partiti fortemente concentrati territorialmente, anche se sotto il 5 %, non possano avere diritto di tribuna (e non solo se di Bolzano o Aosta). In Germania chi vince in tre collegi è come se avesse superato il 5 %. E chi vince in 1 o 2 collegi, è sotto lo sbarramento (quindi non partecipa alla ripartizione del proporzionale) ma quell’1 o 2 che ha vinto nel maggioritario non glielo toglie nessuno.

Così facendo invece, succede che un partito solo veneto, o solo sardo, o solo siciliano, per prendere il 5 % “su base nazionale”, deve (per esempio in Sicilia) prendere il 60 %…. Questo equivale ad averlo messo AL BANDO, FUORI LEGGE. Vi rendete conto della gravità morale, prima ancora che costituzionale, della cosa?

Appello di Siciliani Liberi ai “Millennials” di Palermo

millennialsMigliaia di 18enni e 19enni per la prima volta andranno al voto quest’anno a Palermo. Si affacciano oggi alla loro vita di cittadini e molti di loro sono indecisi.
Cari ragazzi (siete già cittadini in senso pieno, ma non vi potete certo offendere se vi chiamiamo ancora così), prima di andare al voto vogliamo chiedervi un attimo della vostra attenzione.
Non vogliamo neanche parlarvi in special modo del candidato sindaco. Noi riteniamo che Ciro Lomonte sia quello che ha le proposte migliori, ma qualunque sia l’idea che vi siate fatti a questo punto della campagna elettorale, noi la rispettiamo. Votate il sindaco che ritenete migliore, o meno peggiore, e se volete saperne di più del nostro, date un’occhiata, se non l’avete ancora fatto, a www.cirolomonte.it
Ma non è neanche questo che vogliamo dirvi oggi, a pochi giorni dal voto.
Vogliamo parlarvi della LISTA. Che lista avete deciso di votare tra le quasi 20 che si presentano?
Le persone più anziane, forse anche i vostri genitori, votano spesso in un modo un po’ strano. Non gli importa nulla del simbolo della lista. Votano l’amico, lo zio, il cugino, il collega, la persona che conoscono nel condominio. E non pensano ad altro.
Non sanno il male che vi stanno facendo in questo modo.

Siciliani Liberi al fianco dei dipendenti della Regione Siciliana

c501a702ef05e90d163a1eeeb1633357 XLSiciliani Liberi condivide appieno le ragioni che hanno portato i dipendenti della Regione Siciliana di tutte le sigle a riunirsi in assemblea permanente, giovedì 8 giugno, per protestare contro la paralisi giuridica e amministrativa mai verificatasi prima d’ora nel loro status giuridico ed economico. Le rivendicazioni strettamente sindacali spettano alle organizzazioni dei lavoratori; a noi una valutazione politica e finanziaria di fondo.

Perché i contratti sono fermi da “secoli”? Perché i dipendenti delle ex province sono abbandonati a se stessi? Perché i quadri intermedi della Regione si stanno azzerando, nonostante la stampa “nazionale” dica ogni giorno che siamo la Regione con il massimo numero dei dipendenti?

Diciamo la verità, questo è semplicemente il caos amministrativo. In tanti anni di vita della Regione, dal 1947 ad oggi, non si era mai verificata una situazione così grave. Ma la ragione è presto detta, ed è – come abbiamo ricordato sopra – politica e finanziaria. La Regione è in dissesto non dichiarato, e cerca di chiudere i bilanci con mezzi straordinari, proroghe, tagli lineari, mancati rinnovi, e altri strumenti emergenziali che alla fine stanno mostrando tutto il loro vero volto, quello di un dissesto non dichiarato.

La battaglia di Caterina a Santa Caterina

CaterinaC’è qualcosa di epico che sta succedendo in questi giorni nel cuore del Vallone, al centro della Sicilia.
Una donna coraggiosa, una Siciliana Libera, strappata da bambina alla nostra Terra, vissuta una vita lontano, ma che ha serbato nel cuore per questa Terra un amore inestinguibile, non solo ha deciso di tornare, ma si è messa in testa l’idea “pazza” di cambiare le cose.
Noi, lo stesso movimento di cui fa parte, l’abbiamo all’inizio invitata alla prudenza, a valutare bene le forze in campo prima di misurarsi con una campagna elettorale così impegnativa, proprio nelle roccaforti della vecchia politica.
Ma Caterina ci ha dimostrato che la volontà vince ogni ostacolo e che abbiamo tutti molto da imparare da lei.
Si è circondata di militanti, che prima non c’erano. Ha trovato le competenze giuste per l’amministrazione del Comune, che prima pensavamo di non avere, le candidature consiliari, le firme, tutto, e ora la prima curiosità o la diffidenza dei compaesani si stanno progressivamente trasformando in simpatia e fiducia.
Questa donna tenace ha il “coraggio di cambiare”, come ha segnato nella nostra lista che raccoglie intorno a “Siciliani Liberi” alcune candidature indipendenti.
Perché la lotta di Caterina è importante?