Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di Francesco Paolo Catania, presidente dell’associazione “L’altra Sicilia”, al presidente della Regione Siciliana Sebastiano Musumeci.

aereoAlla cortese attenzione del Ministro-Presidente della Regione siciliana, Sebastiano Musumeci.

I siciliani vivono quotidianamente sulla loro pelle la perifericità della loro terra e la sempre più problematica attuazione di quella continuità territoriale, sacrosanto dettato costituzionale, che dovrebbe rendere omogenee, attraverso le reti infrastrutturali di trasporto tutte le regioni del paese.

Oggi per i siciliani, affrontare un viaggio aereo verso il continente è diventato un vero e proprio sacrificio economico, visti i prezzi applicati dalle compagnie aeree che servono gli aeroporti dell’isola e li collegano al continente, e tante volte una vera avventura, considerato tra l’altro che i voli più accessibili sono offerti da vettori low cost stranieri che non si impongono alcun obbligo di effettiva protezione del passeggero al momento di un sempre possibile disagio. Tenendo conto che la maggior parte dei siciliani non sono persone che viaggiano per svago o per passatempo ma persone obbligate a spostarsi dall’isola per motivi medici di cura o visite specialistiche, ma specialmente quella numerosa comunità emigrata nei paesi del nord a cui le tariffe aeree proibitive negano non solo la continuità territoriale, ma persino la continuità dei sentimenti che vorrebbero poter esercitare il più frequentemente possibile proprio per tenere vivo quel legame con la terra d’origine e con la famiglie che vi hanno lasciato;.

NEOSCHIAVISMO NELLA COLONIA SICILIA

Chi pensa che “noi” siamo sempre i “ricchi occidentali” e gli immigrati sono sempre i “poveri”, e quindi che dobbiamo chiudere un occhio su qualche illegalità, perché noi portiamo sulle nostre spalle le responsabilità storiche del colonialismo, deve aprire gli occhi e fare i conti con una realtà diversa.

OPERA PIA E.R.: LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO, ANTIECONOMICO E SOPRATTUTTO IMMORALE – PROPONIAMO ALL’ARS UNA LEGGE CON PROCEDURA D’URGENZA

(di Ciro Lomonte)

Ho ascoltato in questi giorni i lavoratori dell’Opera Pia “Ernesto Ruffini”, cui è pervenuta una incomprensibile lettera di licenziamento che, letteralmente, li butta per strada dalla sera alla mattina. Mi sono consultato con gli organi del Movimento che ho l’onore di rappresentare e con alcuni esperti di diritto e di economia. E devo dire che questa vicenda non è solo una vicenda che mi rattrista come cittadino, ma che – come cattolico – mi addolora in modo particolare per ragioni che vorrei esprimere con moderazione, senza mescolare il piano politico con quello personale.

Visita a Palermo di due maggiori esponenti del partito catalano “Estat Catalá”

(di Francesco Marsala, responsabile per le relazioni internazionali di Siciliani Liberi)

La visita a Palermo dei due esponenti di Estat Catalá, Jordi Miró e Conxita Bosch, rientra in una serie di esperienze promozionali e commerciali iniziate da molto tempo tra Sicilia e Catalogna, in stretta collaborazione tra le associazioni culturali Catalunya-Sicilia e Sicilia–Catalunya. Sinora sono state portate a Barcellona per promuovere il Made in Sicily circa 24 aziende siciliane di eccellenza. Il progetto procede in un contesto tutto mediterraneo.

Non è vero che boicottare il voto non ha valore politico. Cosa insegna il trend storico della partecipazione alle politiche in Sicilia

 

Abbiamo ricostruito l’andamento della percentuale di voti validi sugli aventi diritto in Sicilia, dall’Unità d’Italia a oggi. Quando ci sono più dati (Camera e Senato, referendum istituzionale, …) abbiamo fatto la media ponderata.

I risultati sono molto interessanti, e hanno un valore politico attuale.

LE FAKE NEWS SULLA SICILIA – UN VADEMECUM PER I SICILIANI SUL WEB

 

 Notiamo con un certo disappunto che due anni di controinformazione non sono bastati a smontare le continue menzogne che circolano impunemente su tutti i giornali e le TV italiane sulla Sicilia.

È naturale. Quando mai il ladro ammetterà di rubare? Non solo, cercherà di ritorcere l’accusa di furto al derubato. Questo è normale e non ci sorprende.

Ma sulla rete ormai è impossibile impedire di controbattere e qui siamo noi in genere impreparati.

Abbiamo visto le reazioni di siciliani e meridionali in genere, e sono spesso povere di contenuti. Spesso, non riuscendo a confutare la falsità della disinformazione, si richiamano alla “solidarietà nazionale” con affermazioni pietose del tipo: “sì, siamo poveri, ma siamo fratelli, non ci potete abbandonare così”. Affermazioni che suscitano solo l’irritazione e la derisione dei “fratelli” nordici. Oppure ci si abbandona allo sterile revisionismo storico: “siamo così perché Garibaldi ha saccheggiato il Banco di Napoli, prima eravamo la terza potenza navale del mondo”, e lì risate…

No, cari amici, questa strategia è sbagliata. Dobbiamo semplicemente dire che i dati di cui dispongono e che sciorinano ogni giorno sono soltanto “falsi”.

Di seguito diamo un vademecum delle falsità, e le risposte che dovete dare puntualmente ad ognuna di queste.

Abbiamo avuto la conferma: Musumeci ha votato sì in CdM alla decurtazione di 800 milioni l’anno alla Sicilia – Bell’inizio!

Vediamo con piacere che il Prof. Cuva ha risposto indirettamente alle nostre domande dal Blog “Nazione Siciliana”, vicino all’Assessore Armao.

La sua risposta, essendo dell’entourage dell’Assessore all’Economia, equivale a una risposta di Musumeci in persona, perché non può essere disinformato, e perché si tratta di uno studioso la cui competenza non può essere messa in discussione.