Inauguriamo con questo articolo una serie di interventi in cui si racconta per filo e per segno la storia della mancata attuazione dello Statuto in materia finanziaria.
Cominciamo dall’inizio.
Con lo scioglimento dell’amministrazione della Luogotenenza, nel 1862, a seguito di uno stato di assedio dovuto alla cosiddetta “Rivolta dei Cutrara”, ciò che restava dell’amministrazione centrale regia, e poi viceregia, dell’antico Regno di Sicilia, sopravvissuto come “Luogotenenza” durante tutto il Regno delle Due Sicilie, veniva definitivamente sciolto. Nei primi due anni di vita lo Stato italiano aveva voluto dare così risposta alla ben più ampia domanda di autogoverno presentato dal Consiglio di Stato di Sicilia, che richiedeva una totale e ampia devoluzione legislativa, amministrativa, finanziaria e giudiziaria per l’ex Stato di Sicilia. Ora, alla prima occasione di disordini, anche questa moderatissima devoluzione amministrativa cessava di esistere, e con essa ogni forma di identità politica propria della Sicilia.