Il 9 Maggio del 1943 Palermo sperimenta sulla sua pelle il primo bombardamento a tappeto avvenuto in Italia. Ricordiamo quel giorno tragico, interrogandoci anche sul presente: siamo alleati USA o ci vogliono distruggere? Il trattato di liberalizzazione commerciale tanto caro agli americani sembra un vero e proprio attacco letale alla nostra economia e alla nostra salute
Autore: Siciliani Liberi
15 maggio 2016: 70 anni di “in”-giustizia e la necessità di una giustizia siciliana
Dalla Corte dei Conti che chiude gli occhi dinnanzi agli scippi dello Stato alle coperture corporative della vicenda Telejato e al CGA che benedice il MUOS per non dispiacere gli USA. Ai Siciliani è negata pure la giustizia. Il 15 Maggio, anniversario dell’Autonomia, in piazza con i No MUOS per testimoniare la nostra solidarietà
Inaugurazione dei Circoli di Ragusa, Comiso, Pozzallo, Ispica e Modica
Carissimi tutti, Domenica 08/05/2016 , insieme al nostro Presidente Massimo Costa, e Antonella Pititto, saremo a Ragusa per l’inaugurazione dei Circoli di ” Siciliani Liberi “di Ragusa, Comiso, Pozzallo, Ispica e Modica. Rivolgo un invito a quanti, oltre naturalmente agli interessati, ai rappresentanti di altri Circoli e chiunque altro, amici, simpatizzanti di Agrigento, Gela, Licata, S. Croce Camerina, Scoglitti, etc. … Continue reading “Inaugurazione dei Circoli di Ragusa, Comiso, Pozzallo, Ispica e Modica”
Lettera aperta di Siciliani Liberi a Giancarlo Cancelleri: hai dimenticato qualcosa?
Siamo rimasti stupiti nel leggere l’intervista a Live Sicilia del candidato M5S alla Presidenza della Regione. Ha parlato di tutto (forse pure troppo) dimenticando di entrare nel merito della questione finanziaria e dei furti dello Stato. Come mai? Le nostre domande e le risposte dovute. Alla Sicilia.
La Festa del Lavoro che non c’è e non ci sarà fino a quando saremo in catene
Festa del lavoro? Ma quale lavoro? Quello che non c’è. Non abbiamo nulla da festeggiare perché in Sicilia manca il ‘festeggiato’. E continuerà a mancare fino a quando resteremo succubi dei Governi nazionali che ci depredano
Catania, Siciliani Liberi dà il ‘benvenuto’ a Renzi
Ovunque vada, ad accoglierlo trova sonore proteste. Stamattina a Catania, c’eravamo anche noi tra i siciliani che non si bevono la propaganda e che non si arrendono ad un Governo nazionale che tratta la Sicilia come la peggiore delle colonie…
Renzi, principale responsabile del nostro tracollo, in Sicilia: accogliamolo degnamente
Siciliani Liberi apprende dalla stampa della “due giorni” in Sicilia di Matteo Renzi, per i c.d. “Patti” per Palermo e per Catania. Briciole per campagne elettorali in cambio di furti miliardari. Con quale faccia di bronzo il Presidente del Consiglio che ha calpestato più di ogni altro i nostri diritti viene proprio in Sicilia? Che viene a fare?
L’urlo dei Siciliani
Non ci verrà concesso nulla, non ci verranno date opportunità, non potremo progettare un futuro per i nostri figli.
L’ordito è fin troppo semplice, elementare direi, tanto quanto le intelligenze degli attori in campo.
Si deve dimostrare, che la Sicilia è ingovernabile per poterla commissariare.
I predoni sono pronti a sostituire gli ascari che fin qui, li hanno degnamente rappresentati.
Le ricchezze e le risorse sono a portata di mano.
I nostri diritti, i nostri interessi, le nostre rivendicazioni, resteranno disattesi e inascoltate.
I nostri sogni resteranno tali se non avremo il coraggio di agire
Nessuno verrà a salvarci, non ci sarà nessun liberatore.
15 maggio 1946 – 15 maggio 2016: “Dallo Statuto tradito allo Stato di Sicilia”. Siciliani Liberi nelle principali città siciliane
70 anni di attesa per vedere attuare un trattato di pace tra due Nazioni in armi sono davvero troppi. Perché questo è stato in realtà lo Statuto siciliano: un patto confederale di compromesso tra Sicilia e Italia, conquistato al termine di una guerra civile. L’Autonomia oggi sta morendo; tradita dai partiti e dello Stato italiano che, poco a poco, l’hanno svuotata di ogni contenuto e senso, l’hanno ridotta ad una devoluzione di sole spese ai Siciliani, a una condizione di minorità politica e di continuo ricatto.
Contenziosi con lo Stato, l’Ars contro Crocetta. Ma noi guardiamo oltre
Ieri, finalmente, l’ARS ha condannato moralmente il Governo Crocetta a “rimangiarsi” l’accordo-capestro con il quale la Regione rinunciava nel 2014 ai frutti derivanti dal contenzioso con lo Stato in cambio di un insignificante rilassamento dei limiti del patto di stabilità. Si trattava di ricorsi per miliardi di euro.