“Inaccettabile la rimozione dei limiti stipendiali all’ARS dal 2018 – dichiara il Segretario politico di “Siciliani Liberi”, Ciro Lomonte – mentre la Sicilia è al primo posto in Italia per livelli di povertà relativa e assoluta. Chiediamo ufficialmente alla maggioranza parlamentare all’ARS di non approvare una decisione che darebbe un’altra picconata alla già modesta immagine che ha il nostro glorioso Parlamento nell’opinione pubblica siciliana. Non è proprio il momento di creare superstipendi oltre i 10.000 euro netti al mese.
Autore: Siciliani Liberi
COMUNICATO STAMPA: Congratulazioni di Siciliani Liberi al Popolo catalano
La Sicilia è legata alla Catalogna da una fratellanza secolare. Oggi il Popolo catalano ha ribadito sonoramente i risultati del referendum per l’indipendenza, dando la maggioranza assoluta dei rappresentanti al Parlamento catalano ai partiti indipendentisti. Questa volta, senza intimidazioni, la partecipazione è stata superiore all’80 % e quindi nessuno può mettere in discussione la validità … Continue reading “COMUNICATO STAMPA: Congratulazioni di Siciliani Liberi al Popolo catalano”
Siciliani Liberi: Ciro Lomonte Segretario politico
Con delibera all’unanimità del Comitato promotore del Movimento politico “Siciliani Liberi” il movimento ha deciso di dotarsi di una Segreteria politica, come struttura centrale incaricata di completare la strutturazione del movimento siciliano nel territorio, organizzare l’opposizione extraparlamentare e preparare, per la primavera prossima, il I Congresso Nazionale del Movimento. A coordinare la Segreteria e … Continue reading “Siciliani Liberi: Ciro Lomonte Segretario politico”
Storia istituzionale della Sicilia: Il Vespro e la monarchia costituzionale insulare
L’unificazione amministrativa del Regno, che raggiunse il culmine con la creazione delle “curie provinciali” nel 1234 che uniformavano l’amministrazione locale in tutte le parti del Regno, si sarebbe rivelata la cosa meno duratura della grande opera di Federico II imperatore.
Alla sua morte – ad ogni modo – la Sicilia era una grande potenza in cui capitale, almeno nominalmente negli ultimi anni di regno, era ancora Palermo e con un ruolo progressivo dell’istituto parlamentare, ereditato sì dai sovrani normanni, ma rafforzato da Federico in chiave antifeudale.
Le ZES finalmente in Sicilia, ma non è quello che serve
La Sicilia si avvia ad avere le sue ZES, a Palermo e Catania almeno. Il porto franco per eccellenza e per storia, Messina, ne resta tagliato fuori. “Siciliani Liberi” rivendica a buon diritto la paternità di questa battaglia, che ora è cavalcata dal governo italiano, ma queste ZES, in aree portuali e aeroportuali ben definite, … Continue reading “Le ZES finalmente in Sicilia, ma non è quello che serve”
Congratulazioni di “Siciliani Liberi” agli indipendentisti corsi
“Siciliani Liberi” esprime la propria soddisfazione e le proprie congratulazioni ai fratelli Corsi di “Pe’ a Corsica”, che, dopo la vittoria al primo turno, al ballottaggio hanno raggiunto la percentuale storica del 56 %. Il loro percorso progressivo verso l’emancipazione coloniale dalla Francia è un esempio per tutte le Nazioni senza stato come la nostra … Continue reading “Congratulazioni di “Siciliani Liberi” agli indipendentisti corsi”
PRIME CONTRADDIZIONI NEL GOVERNO MUSUMECI: QUALE AUTONOMISMO È POSSIBILE OGGI?
Apprendiamo del primo ricorso in Corte Costituzionale del Governo regionale per restituire il voto alle province e riaffermare la potestà legislativa regionale sugli enti intermedi. Parliamoci chiaro: nel merito la difesa pura e semplice dell’elezione dei vecchi consigli provinciali elettivi è solo un’operazione pro casta, volta a garantire “posizioni” al ceto politico locale.
Il nostro progetto, per la costituzione di distretti consortili, è più aderente al progetto statutario originario e più funzionale rispetto alle esigenze dei cittadini. Ma qui non è nel merito che si sta trattando, ma su un’importantissima questione di principio: la difesa dell’autonomia legislativa della Regione, contro uno Stato che vuole che obbediamo pure alle virgole, quando l’art. 15 dello Statuto dà alla Regione potestà esclusiva in materia di enti locali. Battaglia meritoria, certamente, ma – a nostro avviso – qua le contraddizioni cominceranno a venire fuori. Vero è che il PD ha fatto da tappetino allo Stato e ai poteri forti, e che il centro-destra prometteva almeno un po’ di rispetto per le nostre istituzioni. Sembrerebbe che si muova in questa direzione. Bene. Ma a chi si sta appellando Musumeci? Alla Corte Costituzionale naturalmente. Cioè a un organo giurisdizionale mal costituito e soprattutto mal disposto nei confronti di tutte le autonomie speciali e contro la nostra in particolare. Che succederà ora? Al 99,99 % la Corte Costituzionale, con una delle consuete “sentenze-truffa”, dirà che nello Statuto c’è scritto “nero” ma che si deve leggere “rosso” perché la “riforma delle province” è una “riforma generale dello Stato” che in quanto tale si applica a tutto il territorio dello Stato. Ci immaginiamo già i peana dei giornali locali su “l’ARS che non sa legiferare, che brutta figura”… Ma nessuno dice che, con questa scusa delle “leggi generali di riforma” che peraltro neanche è scritta nel nostro Statuto, ma solo in quello delle altre 4 regioni a statuto speciale, ciò che è scritto nella nostra Carta diventa buono per avvolgere le bucce di patata in cucina. Un’autonomia eccezionale, ai limiti della sovranità piena, come la nostra, prevede un giudice altrettanto eccezionale. Senza la ricostituzione dell’Alta Corte anche questi “ricorsi” rischiano di rivelarsi nell’ennesimo inganno verso i Siciliani. Ma non basta. Non ci sono solo le province. Se Musumeci vuole, per ora almeno, accontentarsi di ricorrere alla Consulta, deve monitorare OGNI GIORNO le leggi dello Stato. Perché OGNI GIORNO i diritti costituzionali della Sicilia sono calpestati.
Inizia la Presidenza Musumeci. La valutazione di “Siciliani Liberi” e la irrisolta “Questione Finanziaria”
La campagna elettorale è finita. Prendiamo atto che i Siciliani hanno scelto Nello Musumeci, candidato di uno schieramento che ha già governato la Regione per circa 68 anni su 76. Si torna al 2011, o forse meglio ancora al 2007 come se nulla fosse accaduto, con Micciché, Armao e Lagalla. Mancano solo Cuffaro e Lombardo … Continue reading “Inizia la Presidenza Musumeci. La valutazione di “Siciliani Liberi” e la irrisolta “Questione Finanziaria””
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il risultato delle elezioni regionali, al di là della modesta percentuale, ha sortito un effetto impensato.
Riceviamo ogni giorno richieste di iscrizioni, di formazione di nuovi circoli in tutta la Sicilia. L’entusiasmo dei militanti è alle stelle, come se avessimo vinto. Come si spiega una cosa del genere?
Ce lo siamo chiesti, abbiamo riflettuto, e troviamo una sola spiegazione.
La spiegazione è che oggi i Siciliani hanno una casa politica che prima non avevano, piccola sì, ancora almeno, ma c’è.
È finita la “favola metropolitana” dei 34 partiti indipendentisti da unire. Queste elezioni hanno dimostrato che ne esiste solo uno: “Siciliani Liberi”. L’unico in grado di mettere in campo una lista in tutte le province, raccogliere regolarmente le firme, non confluire nei partiti italiani, ma soprattutto schierare una classe politica e un programma in grado di governare anche domani mattina la Sicilia.
In questo senso già la presentazione della lista era una prima vittoria. Ma naturalmente non basta.
Gli indipendentisti hanno una casa politica, adesso; si tratta ora di farla crescere, piano piano, fino a farla diventare egemone in Sicilia. Abbiamo cinque anni di tempo, per crescere, per radicarci nel territorio. Solo fra cinque anni, allo scadere di questa legislatura, potremo valutare se esiste o no lo spazio politico per l’indipendentismo in Sicilia. Oggi è troppo presto. A poco più di un anno dalla nascita.
Con i movimenti politici e le associazioni che hanno ispirazione indipendentista e che non hanno la nostra struttura di partito il dialogo resta naturalmente aperto, pensiamo fra gli altri al gruppo Antudo, con il quale abbiamo sempre avuto un confronto franco, rispettando qualunque loro decisione, sia di mantenimento dello statu quo, sia di confluenza, sia di rapporto organico, sia di creazione di un nuovo soggetto politico alternativo, rispetto all’unico partito indipendentista oggi esistente e che noi riteniamo si debba solo potenziare.
MOVIMENTO SICILIANI LIBERI: MASSIMO COSTA : “ RISULTATO SOTTO LE ASPETTATIVE, MA E’ UN PRIMO PASSO “
PALERMO – “Il risultato, di lista e di candidato Presidente, pari allo 0,7 % dei voti validi, in assoluto certamente al di sotto delle nostre aspettative, non è nel complesso pienamente valutabile, se si considera che la nostra forza politica è nata soltanto l’anno scorso, che la maggior parte dei Siciliani non è arrivata neanche … Continue reading “MOVIMENTO SICILIANI LIBERI: MASSIMO COSTA : “ RISULTATO SOTTO LE ASPETTATIVE, MA E’ UN PRIMO PASSO “”