Siciliani Liberi esprime la propria solidarietà ai pescatori siciliani, costretti a stare fermi per le irresponsabilI politiche economiche e militari del governo italiano: «Come sempre il nostro Popolo è sacrificato a interessi esterni. Il peggiore shock energetico di tutti i tempi non vede alcuna strategia del nostro Governo, che non tenta neanche di defiscalizzare una parte del costo degli idrocarburi. Anche la crisi ucraina, che dovrebbe essere scongiurata con una attenta azione diplomatica, è affrontata con stupidi proclami di guerra, che la Sicilia è poi costretta a pagare per prima. Ricordiamo che se oggi la Sicilia fosse indipendente e fuori dai blocchi, oltre a non essere saccheggiata delle proprie fonti di energia, potrebbe importare liberamente quelle che servono per sopravvivere. Siamo solidali con il Popolo Ucraino per il dramma che sta vivendo, che però ricordiamo ha molti responsabili, anche interni al governo di Kiev. Le colpe non stanno mai solo da una parte e le controversie non si risolvono esportando munizioni e bloccando l’importazione di vitali materie prime. La Sicilia deve essere operatrice di pace, e non retrovia di una guerra che non vogliamo, che non ci appartiene, e che potrebbe distruggere la nostra economia. Come sempre, però, per i partiti italiani, l’agricoltura e la pesca siciliane sembrano un affare straniero, un affare che non sarà mai tutelato finché un partito siciliano non entrerà nelle istituzioni.»