Dopo una estenuante serie di rinvii, il 10 e 11 ottobre si è finalmente votato a Vittoria, la cui amministrazione comunale era stata sciolta per mafia nel 2018; mandando a casa la giunta Moscato che era stata la prima, nella storia di Vittoria, guidata da una coalizione di Destra.
Le recenti elezioni, dopo il voto del primo turno, hanno visto il riproporsi del ballottaggio del 2016: Aiello, Sinistra, contro Sallemi (in sostituzione di Moscato, incandidabile), Destra. 39 contro 29 le percentuali dei due contendenti.
Terzo il candidato di ciò che è rimasto del M5S, e quarto, ma con tantissimo onore, perché unico candidato “Civico” della competizione, Salvatore Di Falco; con il quale ci complimentiamo sinceramente per l’ottimo risultato conseguito.
Noi Siciliani Liberi, dopo una attenta analisi degli schieramenti, e dopo un proficuo incontro-confronto con il candidato, decidemmo di correre proprio con Salvatore Di Falco; per il semplice fatto che era appunto l’unico candidato al di fuori di ogni logica partitocratica; tanto è vero che l’unico partito ad averlo appoggiato, con tutta l’evidenza della trasparenza per un senso di rispetto verso gli elettori, era proprio il nostro.
Gli elettori, nel dare il loro voto, hanno però deciso di affidare le sorti della città, ancora una volta, ai partiti italiani.
Sarà quindi un nuovo duello tra Destra e Sinistra, tra partiti dell’establishment nazionale, con l’incognita dell’astensionismo che, al primo turno, ha fatto registrare il record del 46% circa! Un dato preoccupante che dovrebbe fare riflettere attentamente e a lungo i partiti stessi. Tant’è.
Non ci è dato sapere, al momento, cosa sceglieranno di fare il candidato del M5S e Salvatore Di Falco per il ballottaggio; ovvero se allearsi (con chi?) o lasciare libertà di scelta ai propri elettori.
Noi Siciliani Liberi pensiamo che ri-consegnare Vittoria ai partiti italiani significhi continuare a perpetuare l’errore di credere che questi abbiano la soluzione per risolvere i mille problemi che attanagliano una città oramai al collasso economico e, speriamo di no, sociale.
Continuare a dare credito a quei partiti che hanno reso la Sicilia sempre più colonia dell’Italia, unicamente per conservare un granello di potere personale, fregandosene delle infinite ruberie che uno Stato predone porta avanti con incredibile cinismo, non è possibile e non è giustificabile in nessun modo. Niente ci accomuna, culturalmente e programmaticamente, con i partiti italiani!
Pertanto noi Siciliani Liberi, nel ringraziare gli elettori che hanno creduto in noi votandoci, e che lasciamo liberi se e chi votare al ballottaggio, dichiariamo concluso questo impegno elettorale e non parteciperemo al “mercato” che, giocoforza, i candidati rimasti in lizza apriranno per rafforzare le loro dotazioni di voti per vincere il duello finale.
Non crediamo, semplicemente, e non pensiamo che la riproposizione di un “Crocetta” o un “Musumeci” locali faranno ciò che i vittoriesi si aspettano e di cui necessitano. Così come Crocetta e Musumeci un disastro lo sono stati entrambi per la Sicilia.
I candidati di Siciliani Liberi
al Consiglio comunale di Vittoria
Giovanni Cappello
Giovanna La Cava