(dei Giovani Siciliani Liberi)
È recente la notizia, rimbalzata su tutti i giornali (siciliani e non), che riporta la sentenza della Corte di assise nell’ambito della “Trattativa Stato-mafia”.
Le pesanti condanne inflitte in primo grado nei confronti degli ex ufficiali del ROS Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe DeDonno e del senatore Marcello Dell’Utri, (tutti accusati di minaccia a Corpo politico dello Stato), sono state totalmente ribaltate, tutti ASSOLTI!
Un altro schiaffo alla dignità siciliana è servito. Come se non bastasse, sia De Donno che Mori si dicono felici affermando “finalmente la verità viene a galla”, e addirittura l’avvocato di quest’ultimo ha affermato: “La trattativa non esiste. È una bufala, un falso storico “.
L’avvocato Francesco Centonze, legale dell’ex senatore Dell’Utri, ha invece affermato che: “Questo è l’esito necessario alla luce delle carte processuali, Dell’Utri evidentemente non è stato il trait d’union tra la mafia e la politica”.
Giovani Siciliani Liberi considera questa sentenza inaccettabile, oltre che uno schiaffo morale nei confronti della Sicilia e del Popolo Siciliano e un’ennesima dimostrazione dell’assente intenzione dello Stato Italiano di combattere seriamente il fenomeno mafioso.
Concludiamo il comunicato ponendo a Siciliani e non il seguente quesito:
Come possiamo fidarci di uno Stato (quello Italiano) che non solo scende a compromessi con la mafia ma che fa di tutto per insabbiarlo?
#Antudo.