Inaudita dichiarazione del Presidente della Regione, che avalla la posizione di Giuseppe Conte, secondo cui l’articolo 31 dello Statuto, che gli attribuisce la responsabilità del mantenimento dell’ordine pubblico e la piena disponibilità della Polizia, sarebbe “incostituzionale”.
- L’incostituzionalità di una norma dello Statuto può essere disposta solo se questa viola principi costituzionali fondamentali e inderogabili in quanto è essa stessa norma costituzionale.
- L’incostituzionalità della norma può essere sancita solo dall’Alta Corte (o, finché non sarà riattivata, dalla Corte Costituzionale) e abbiamo sentenze costituzionali a favore dell’Art. 31, e non da Conte (magari con un DPCM qualunque).
- L’art. 31 non l’ha letto bene: non dice che questi poteri sono disponibili in casi eccezionali, ma – al contrario – che in casi eccezionali il Governo della Repubblica può riprenderseli; semmai, sempre in casi eccezionali, può assumere anche il comando delle Forze Armate in Sicilia, mentre la sua responsabilità sull’ordine pubblico è ordinaria e continuativa.
- Il Ministro degli Interni è suo collega di pari grado, non superiore; lei è Ministro con responsabilità su tutta l’Amministrazione statale in Sicilia ai sensi degli articoli 20 e 21: per quanto ci siano decenni di abuso alle spalle i prefetti sono suoi subalterni, cui lei può dare disposizioni, nominare e sostituire.
- Non essendoci passaggio di funzioni da Stato a Regione (infatti lei è responsabile in Sicilia della “Polizia di Stato” e non di una fantomatica “polizia regionale”), non c’è bisogno di alcun decreto attuativo; la norma costituzionale è di immediata attuazione, tutt’al più implementata da una ordinaria legge dello Stato che lei, attraverso l’Ars, può presentare alle Camere come legge-voto ai sensi dell’Art. 18.
- Non è vero che non è stato mai attuato: nel 1960 il Presidente Majorana della Nicchiara, in occasione dei disordini contro il Governo Tambroni, si appropriò dei suoi poteri speciali e diede direttamente ordini alle Forze Armate.
Non giriamoci intorno: è Lei che ha scelto di tradire i Cittadini Siciliani svendendone lo Statuto.
Se non lo conosce o non lo vuole difendere la invitiamo a smettere di fare ordinanze che poi si fermano di fronte al boicottaggio dello Stato. La invitiamo a dimettersi e a lasciare il posto a un Presidente disposto a non indietreggiare di fronte ai diritti della Sicilia in tutte le sedi nazionali e internazionali.