Il Presidente della Regione Siciliana rimuova subito il Prefetto di Messina
Comunicato stampa dei Giovani Siciliani Liberi
e della Segreteria del Movimento Siciliani Liberi
La notizia dell’ennesimo controesodo dall’Italia verso la Sicilia, indotto dagli scellerati annunci del Premier Giuseppe Conte, ci obbliga a spingere le autorità regionali ad un atto di coraggio e responsabilità nell’interesse della comunità siciliana.
Al contempo riteniamo necessario invitare i siciliani a riflettere, soprattutto in questo momento di grave emergenza, sulla condizione politica e giuridica della loro terra.
Ci sembra superfluo soffermarci sulla totale imprudenza di chi, sfruttando la finestra temporale concessa dall’intempestiva comunicazione di Conte sul nuovo decreto, ha deciso di mettere a rischio la salute dei propri congiunti siciliani.
Devono essere, infatti, le Istituzioni a garantire la tutela della salute e dell’ordine pubblico in un momento così delicato, senza affidarsi alla sola buona volontà dei cittadini.
Spetta, inoltre, al Governo italiano il compito di porre rimedio ad alcune delle cause alla base dei recenti esodi, ponendo in atto misure economiche volte a sostenere il reddito dei cittadini – tanti dei quali siciliani e meridionali – rimasti senza lavoro per via della chiusura di molte attività economiche nelle regioni più colpite dal Coronavirus.
Invitiamo pertanto il Presidente Nello Musumeci, di fronte all’ennesima prova di incapacità ed assenza di collaborazione da parte dei Ministeri, a promuovere la rimozione motivata del Prefetto di Messina, in base all’art. 31 comma 3 dello Statuto, e la conseguente nomina di un commissario per la gestione dell’ordine pubblico sullo Stretto. Riteniamo che tale ruolo possa essere affidato direttamente al Sindaco di Messina Cateno De Luca.
La situazione attuale ci spinge ad avanzare anche un’ulteriore proposta. Ci sembra arrivato il momento di riflettere sull’opportunità che la Regione Siciliana si doti di un suo corpo di polizia regionale, accorpando le attuali polizie locali e/o provinciali e ponendole sotto la diretta autorità del Presidente della Regione. Per quanto possa apparire radicale questa soluzione ci pare legittima e necessaria.
Per chiudere, da indipendentisti, invitiamo i nostri concittadini siciliani ad interrogarsi sul perché l’isola di Malta ha potuto chiudere gli accessi al proprio arcipelago già da settimane, mentre la Sicilia continua ancora ad aspettare che da Roma vengano ascoltate le lamentele e le ripetute richieste del Presidente della Regione.