Anche nel servizio veterinario pubblico la Sicilia risulta speciale

Oggi davanti all’Assessorato alla Sanità, sito in piazza Ottavio Ziino a Palermo, gli oltre 300 veterinari che operano in tutte le province della Regione Siciliana hanno manifestato la loro rabbia per non vedere riconosciuti dei diritti previsti dalle norme vigenti e meritati sul campo. Ancora una volta la politica utilizza bandi per veterinari a tempo determinato e concorsi, pur non avendo saturato il monte ore dei veterinari convenzionati in servizio.

Secondo alcuni veterinari presenti alla manifestazione l’unico motivo per ricorrere al concorso è quello di garantire “Veterinari con pedigree” rispetto ai veterinari convenzionati che svolgono o potrebbero svolgere le stesse funzioni. In tutte le altre Regioni i veterinari convenzionati sono stati stabilizzati a tempo pieno, in Sicilia invece si calpesta il contratto collettivo e si bandiscono concorsi, pur avendo del personale convenzionato non utilizzato a tempo pieno e che presta servizio da 20 anni! Gli strumenti per risolvere l’annosa vicenda sono normati dall’accordo collettivo nazionale. L’accordo prevede che ogni qualvolta si rendano necessari degli aumenti di prestazioni, c’è un incremento orario che tocca per ciascun specialista ambulatoriale, quindi basterebbe applicare l’accordo cosi come è previsto e incrementare le ore nel momento in cui c’è necessità. Oltre alla richiesta, di fondamentale importanza, dell’aumento di ore settimanali, i motivi della protesta sono anche altri e legati all’indifferenza della politica siciliana che bandisce concorsi per la dirigenza veterinaria lamentando una falsa mancanza di personale e ancor più alterando le normali procedure di ammissione per permettere l’inserimento di personale non ancora in possesso di specializzazione, quindi totalmente privo di esperienza sul campo. Ad oggi, nelle diverse province, vi sono professionisti convenzionati che lavorano anche a 6 ore settimanali contro le possibili 38 ore, facendosi carico degli obiettivi aziendali sopportando carichi di lavoro superiori alle ore attribuite. Nonostante da 20 anni circa, i veterinari convenzionati nei fatti portano avanti i servizi veterinari, nel settore pubblico.

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