Riportiamo di seguito il testo dell’intervento della Coordinatrice nazionale dell’organizzazione giovanile di Siciliani Liberi, Laura Di Giacomo, in occasione dell’Assemblea di partito riunitasi ieri a Pergusa. Nel corso della giornata sono stati approvati i regolamenti ed adottato il nome ufficiale dell’organizzazione giovanile, ossia Giovani Siciliani Liberi:
Cari cittadini siciliani,vi porgo innanzitutto i saluti dei giovani iscritti a Siciliani Liberi, anche di quelli che oggi, per vari e validi motivi, non sono qui presenti. Per me è un onore rappresentarli in quest’Assemblea e ritengo doveroso ringraziarli per l’impegno profuso e l’esempio che, chi da mesi, chi da anni, continuano a darmi.
L’organizzazione giovanile di Siciliani Liberi è nata ufficialmente al Congresso del 27 maggio 2018. Oggi pomeriggio, ve lo annuncio, verrà approvata la denominazione ufficiale, in sostituzione di quella provvisoria adoperata informalmente in questi mesi, cioè Avanguardia Giovanile Siciliana. Dopo aver svolto una consultazione con i nostri aderenti ed esserci confrontati con la dirigenza del partito, ufficializzeremo il nostro nome: GIOVANI SICILIANI LIBERI.I giovani sono il futuro, si sente dire spesso.
Ma sarebbe più corretto dire che i giovani dovrebbero rappresentare il presente della Sicilia. Dico “dovrebbero”, purtroppo, perché in realtà i dati statistici smentiscono drammaticamente questo assunto. Ci parlano di una terra che pare non essere più “un paese per giovani”, con le previsioni dell’ISTAT che annunciano la perdita di oltre un milione di abitanti nel giro di qualche decennio. Ci parlano di percentuali record per quel che riguarda la disoccupazione giovanile, ben oltre il 50%, ancora peggio della tanto disastrata Grecia.
Ci parlano di una Sicilia maglia nera nell’Unione Europea (se si esclude la Guyana francese) per quanto concerne la percentuale di giovani che non studiano e non lavorano: i cosiddetti NEET. Ci parlano di migliaia e migliaia di ragazzi che ogni anno emigrano fuori dalla nostra isola per studio o lavoro. Sono dati spaventosi, drammatici, che dovrebbero smuovere le coscienze di tutta la classe politica siciliana, e che per noi giovani del principale partito indipendentista dell’isola rappresentano uno sprone decisivo ad impegnarci sui temi del lavoro e dell’istruzione, due assolute priorità.Come Giovani Siciliani Liberi abbiamo il dovere, per esempio, di mettere a punto proposte ed iniziative tese a sottolineare l’importanza dell’imprenditoria giovanile e la necessità di un suo sostegno sempre più forte ed efficace da parte delle istituzioni.
Ci sono settori (agricoltura, artigianato, beni culturali, alta tecnologia) che potrebbero garantire migliaia di posti di lavoro e crescita economica se solo l’intelligenza, la creatività ed il rischio d’impresa dei giovani imprenditori siciliani (o aspiranti tali) venissero adeguatamente stimolati dalle istituzioni. Su questo vogliamo impegnarci con molta energia e determinazione. E su questo invitiamo il nostro partito a porre costante attenzione.
Altro tema è l’istruzione. In questa sede sottolineo solo una cosa: di recente il governo regionale ha varato un disegno di legge sul diritto allo studio. Ebbene, noi ci teniamo a dire che nessun autentico diritto allo studio potrà dirsi reale fin quando le università siciliane verranno private delle risorse necessarie a renderle competitive con quelle dell’Italia centrosettentrionale. Bisogna frenare l’emorragia che vede sempre più giovani andare via annualmente, non più soltanto per cercare lavoro, ma addirittura per studiare altrove e prendere una laurea che sia spendibile nello spietato mercato del lavoro della nostra epoca.
Questa emigrazione sempre più precoce è il sintomo di una rassegnazione crescente: i ragazzi crescono con la convinzione che dovranno andare via per non sprecare i loro talenti e, in sintesi, la loro vita. Abbiamo il dovere di batterci affinché questa rassegnazione si trasformi in speranza, in volontà di restare e lottare qui, nella terra a cui apparteniamo. Per fare questo, all’impegno dedicato al lavoro ed all’istruzione dobbiamo affiancare quello per la rinascita dello spirito identitario nel cuore dei giovani siciliani.
Come movimento giovanile vogliamo spendere il nostro entusiasmo, le competenze e la creatività dei nostri aderenti per diffondere, con gli strumenti della contemporaneità, una rinnovata autocoscienza siciliana, che parta dalla storia, ma che sappia proiettare la fierezza del nostro passato nel presente e nel futuro. Giovani consapevoli della grandezza della propria terra, fedeli alla propria storia e ai propri antenati, saranno anche più disposti a scommettere sul futuro della Sicilia.Forti dei nostri valori, teniamo ferme queste convinzioni.
Anche se i dati sono sconfortanti e la constatazione dei fatti potrebbe spingerci al pessimismo, la forza e l’amore, inteso come rispetto della dignità umana e dell’ambiente che ci ospita e come aspirazione alla libertà quale valore supremo, ci faranno resistere. Noi sappiamo, principalmente, una cosa e qui riprendo quella che considero la trama o meglio il filo invisibile del progetto politico del partito: la vera Civiltà, non è tanto quella che abbiamo ereditato dai nostri avi, ma quella che costruiremo, forti di quella eredità.
Viva i Giovani Siciliani Liberi!