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Le elezioni del 2017 e la responsabilità storica dei Siciliani

slide22logoGiorno 5, domenica prossima, i Siciliani hanno una possibilità che prima non avevano, che non hanno avuto da almeno 70 anni: quella di cambiare finalmente la loro storia.

Su di loro grava una responsabilità e allo stesso tempo un’opportunità grandissima. Se fanno andare nel Parlamento più antico al mondo una rappresentanza sovranista e indipendentista, smentendo la disinfomazione di regime, che fino a oggi parla di “quattro” candidati alla Presidenza, tanto indigesta è per loro la nostra presenza, quello che succede è semplicemente un terremoto, i cui effetti andranno oltre alla Sicilia, travolgeranno l’Italia, e con questa l’Europa, e con questa il mondo intero.

La Sicilia è la pietra d’angolo degli interi equilibri mondiali. Se noi facciamo saltare a casa nostra la tirannia usuraia della finanza, questa crollerà dappertutto in breve tempo.

Pensiamoci, un sogno, ad occhi aperti.

I sultani del voto controllato crollano miseramente nella polvere, dove meritano di stare, per sempre. Non importa se saranno ancora presenti all’ARS, per loro sarà comunque finita, o l’inizio di una fine inesorabile. Tutti i giornali del mondo parleranno del ritorno dell’indipendentismo siciliano, del risveglio di una Nazione.

A Roma e a Bruxelles, ma anche altrove, ci sarà chi avrà paura, paura di noi, semplici cittadini inermi e senza grandi risorse, per il semplice fatto che con un po’ di “passaparola” abbiamo capito perfettamente l’inganno dei partiti di regime ed abbiamo voltato loro le spalle, o abbiamo anche solo iniziato a farlo.

Il giorno dopo, non dovessimo vincere, ma presenti in Assemblea (se vinciamo non è solo un terremoto, è la LIBERTÀ piena, un salto di colpo in avanti di 100 anni), tutta la deputazione siciliana o quasi fara suo il nostro linguaggio. Diventeranno di colpo tutti autonomisti, vorranno di colpo tutti la ZES, la fiscalità di vantaggio e la moneta complementare. Perché funziona così. Se un partito con 15.000 euro di budget (cioè meno di un decimo di quello che spendono i normali deputati per la loro campagna) ha più di 100.000 consensi, quello è il partito che fra poco prenderà le redini della Sicilia intera, lasciando da parte le “false bandiere” e i palliativi. Vorranno saltare tutti, immediatamente, sul carro del nuovo vincitore.

L’Italia, per non perdere la sua gallina dalle uova d’oro, verrà immediatamente a più miti consigli.

Si abbasserà il prelievo fiscale da rapina.

Si ricominceranno a costruire strade, scuole e ospedali.

La Questione Siciliana sarà ospitata nelle TV italiane come merita.

Le menzogne quotidiane sulla Sicilia squaglieranno come neve al sole.

La macchina ripartirà, tutti gli indicatori economici inizieranno a invertire la rotta, prima debolmente, poi sempre più velocemente.

Abbiamo una ZES a due passi da casa, Malta, con la disoccupazione al 4 %. Ed è in fondo un’isoletta. Cosa diventerebbe la Sicilia intera? Una tigre. I Paesi Bassi o la Svizzera, ma al centro del Mediterraneo. Tutti i nostri ragazzi farebbero le valigie, ma questa volta per tornare a casa. Si torna! Si torna a casa. Hanno vinto i “Siciliani Liberi”. Mai più disoccupazione, mai più precariato, solo dignità, sviluppo, orgoglio.

Ma tutto questo ha una condizione: CREDERCI, FINO ALL’ULTIMO ISTANTE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE.

Senza di noi in Parlamento continuerà l’agonia di un Popolo, chiunque vinca; con noi la svolta, il sogno, il riscatto. Nelle nostre mani, nella matita che impugneremo, la salvezza nostra e per i nostri figli. Non facciamoci ingannare ancora una volta, non buttiamo il voto con un sostegno INUTILE ai partiti italiani. Non stiamo più a casa a piangerci addosso. Basta! L’unico voto utile è quello dato alla Sicilia. L’unico voto utile è quello per l’indipendenza economica. Perché L’INDIPENDENZA ECONOMICA È LIBERTÀ.

Vota Siciliano! Vota Roberto La Rosa Presidente! VOTA SICILIANI LIBERI!

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