PALERMO – Casalinghe, avvocati, forestali, agenti di commercio, insegnanti, dipendenti pubblici, liberi professionisti, pensionati, studenti e docenti universitari: è il variegato mondo di ‘Siciliani liberi’, il movimento indipendentista in corsa con il candidato Roberto La Rosa per la presidenza della Regione siciliana e che stamani ha presentato a Palermo la lista dei 16 candidati all’Assemblea. In lista ci sono anche due dei tre fondatori di SL, Enzo Cassata e Antonella Pititto. In centinaia hanno partecipato alla convention per la raccolta delle firme a supporto della lista. E dopo Palermo toccherà alle altre province: SL presenterà liste in ogni collegio.
“La presenza alle urne di ‘Siciliani Liberi’ rappresenta una vittoria della Sicilia, qualunque sarà il risultato – dice il prof. di Economia Massimo Costa, tra i fondatori di SL – Da oggi è finita la frammentazione sicilianista. La Sicilia ha da oggi un partito suo, che fa solo gli interessi del popolo siciliano. Abbiamo piantato un albero che darà i suoi frutti nel tempo. La nostra non è una semplice lista, è un movimento vero. Che non smonta il 6 novembre e che ha progetti seri per la Sicilia, gli unici che conducano a qualcosa”. Tra i punti del programma, stilato da settimane, l’istituzione della zona economia speciale e la moneta complementare.
“Con noi finisce il pragmatismo di chi si allea con chiunque pur di avere una poltrona – attacca il prof. Costa – Le poltrone non danno risultato. Le alleanze si fanno con le parti sociali e noi l’abbiamo fatta con i siciliani, specie quelli più colpiti dal disagio economico e dallo strangolamento del colonialismo italiano”. Da qui l’appello: “rispetto a queste novità il siciliano oggi ha solo due alternative: votare SL o astenersi”. “Si asterrà chi non ci conosce o, avendo sentito parlare poco e da poco di noi, o non ci riterrà ancora credibili o sottovaluterà le nostre potenzialità di risultato elettorale. È la prima volta: sarà in parte inevitabile. Ma chi ci conosce e sono sempre di più – osserva Costa – non potrà che scegliere noi è quindi la libertà e la speranza per il nostro popolo. In questo senso il voto per gli schieramenti italiani è proprio un voto perso. Con loro continua la non storia della Sicilia immobile. Con SL comincia la nuova storia della Sicilia”.
“Chiediamo ai siciliani – aggiunge il candidato alla presidenza della Regione, Roberto La Rosa – di sostenerci con una firma per consentire al movimento di aprire contro il governo italiano un contenzioso, legale e politico, per fermare, una volta per tutte, il sacco dell’Italia a danno della Sicilia”. “I governi del centrodestra e del centrosinistra e la falsa opposizione dei 5 stelle – prosegue La Rosa – sono politicamente responsabili del l’ammanco nelle casse della Regione siciliana di 10 miliardi di euro trattenuti illegalmente dallo Stato italiano”. “Con ‘Siciliani liberi’ al governo della Regione – assicura La Rosa – un euro fuori dal Canale di Messina non uscirà. La Sicilia è stanca di mantenere l’Italia. Per questo è necessario dare consenso a un movimento di siciliani nato in Sicilia e senza padrini ne’ padroni fuori dall’Arcipelago, per intraprendere una battaglia di legalità, di democrazia e di giustizia, per una completa indipendenza economica prima, e politica dopo, della ‘Nazione Siciliana’ un grande Paese che conta, con gli emigrati, 15 milioni di siciliani, molti dei quali ardono dal desiderio di tornare in una Sicilia finalmente libera e indipendente”.