Un assegno netto di 400 euro al mese per le casalinghe e 200 euro per le lavoratrici part-time.
In totale sono 1 milione e 100 mila le donne non registrate nel mondo del lavoro ma che “gestiscono una vera e propria azienda, quella familiare” che potrebbero essere coinvolte (200 mila le donne con lavoro part-time) nel progetto del ‘reddito di sostegno’, tra i punti fondamentali del programma dei ‘Siciliani liberi’, il movimento che sostiene l’avvocato Roberto La Rosa come candidato a governatore in Sicilia.
Il movimento indica anche le coperture per finanziare il ‘reddito di sostegno’ il cui obiettivo è di riconoscere il ruolo delle casalinghe e delle donne lavoratrici dentro e fuori casa ma allo stesso tempo di incrementare le entrate familiari con un duplice beneficio: dare fiato alle famiglie, ancora soggette alla crisi economica, e implementare i consumi.
Per il presidente di SL, Massimo Costa, docente di Economia all’Università di Palermo, le coperture “si trovano agevolmente recuperando parte delle risorse tributarie spettanti alla Sicilia (solo per l’Iva 3 miliardi) e attraverso l’emissione della moneta fiscale complementare”.
Sul progetto punta molto Roberto La Rosa: “Riconoscere il loro ruolo sociale con un ‘reddito di sostegno’ non è solo un problema di equità sociale e morale, ma presenta anche importanti effetti benefici dal punto di vista economico”