Indugiare con i se e i ma non serve a nulla. E’ il rifugio di quelli che amano la pratica della politica parolaia, verbosa e inconcludente, degni eredi del Principe di Salina, di cui applicano consapevolmente la filosofia.
La codardia è il loro faro guida. Non saper cogliere il momento storico favorevole, probabilmente irripetibile, è semplicemente da ruminanti al pascolo nella sabbia.
Di colpo, la statura politica dei leader del centrodestra e del centrosinistra risulta essere, inversamente proporzionale alla ottusità di questi oracoli scaduti, prodighi soltanto di consigli avariati, quando non proprio avvelenati.
Questi falsi sapienti svolgono una sola funzione nella società: bloccare sul nascere idee nuove, per la paura di non essere capaci di cogliere e seguirne gli sviluppi. Cercano quindi di frenare a tutti i costi ogni iniziativa all’insegna del rinnovamento.
La politica che non ha governato, che non ha deciso, ci consegna una regione allo sfacelo – in Sicilia più della metà della popolazione (55,4%) vive in famiglie a rischio di povertà o esclusione sociale – stando ai dati Istat.
In aggiunta si annota la dichiarazione del presidente dell’ISTAT Giorgio Alleva in un’audizione alla Camera su disuguaglianze, distribuzione della ricchezza e delle risorse finanziarie: il responsabile dell’Istituto di Statistica ha precisato che tali persone vivono in famiglie che nel 2014 avevano un reddito equivalente inferiore al 60% del reddito medio italiano.
Eppure i politici, di cui sopra, li vedi già in bellavista – magari, direbbero molti di noi – sorridenti, su gigantografie, con slogan bugiardi e improponibili e, in uno specifico caso, di chi la Sicilia non l’ha data ai siciliani ma a Renzi, spudoratamente bugiardo e indegno!!!
E’ il momento della massima compattezza. Deve essere il momento della massima coesione. Non possiamo non approfittare di un momento storico unico, in cui la sfiducia a questo sistema registra una stima di circa il 55% di elettori che non vogliono più recarsi alle urne. Il partito del non voto. E’ la prateria dove cercare il consenso al nostro progetto politico.
SICILIANI LIBERI: siamo l’unico partito politico indipendentista e, abbiamo un compito immane, ma le nostre spalle larghe e i nostri granitici convincimenti, possono benissimo sopportare il peso di questa grande responsabilità.
Dobbiamo saper condurre la Sicilia alla piena sovranità. Per far questo non ci saranno scorciatoie elitarie o privilegiate. Il processo di emancipazione politica della Sicilia sarà il frutto di un grande impegno nel territorio e della capacità di raccolta del consenso nelle urne.
Niente e nessuno potrà sostituirsi alla volontà dei Siciliani, gli unici a poter legittimare un percorso e ad avallare i risultati degli eventi.
Non possiamo desistere. L’abbandono porta solo al degrado e alla definitiva dissoluzione.