Costruiremo quello che vogliamo essere con chi saprà fare a meno di privilegi personali a beneficio delle esigenze della collettività, contrastando la violenza e l’arroganza, frutto delle connivenze tra forze, più o meno, oscure.
Costruiremo quello che vogliamo essere con chi saprà liberarsi da inutili pregiudizi e dalle certezze di luoghi comuni; con chi nel posto di lavoro agisce nella consapevolezza di dovere un servizio alla collettività; con chi un lavoro vero non ce l’ha e, però, sa battersi per ottenerlo; con chi sa esercitare il diritto alla cittadinanza reale, vissuta, partecipata e sa seppellire definitivamente l’oblio che ci vuole solo perdenti e solo coloni.
Costruiremo quello che vogliamo essere con chi resiste e con chi, con la gioia nel cuore, dona figli alla sacra Terra, e con chi spera che altri figli ritornino.
Costruiremo quello che vogliamo essere con chi fa impresa per conseguire profitti e ripudia la logica dell’ assistenzialismo; con chi ha nelle mani la sapienza e la maestria provenienti dalla notte dei tempi.
Costruiremo quello che vogliamo essere con chi, attraverso lo studio, la ricerca e le applicazioni pratiche conseguenti, preserva il nostro mare, l’aria e la nostra Terra.
Costruiremo quello che vogliamo essere con chi, oltre allo sguardo limpido, ha nel cuore la passione e l’amore per la nostra Sicilia e che ha rispetto del cammino millenario percorso fin qui e, soprattutto, per la strada che ci prefiggiamo di percorrere. Quella della legalità e dell’affrancamento dallo stato di colonia.