I giornali di oggi sono pieni delle “sparate” del vecchissimo sindaco di Palermo, eletto grazie a un meccanismo elettorale indecente e a un’astensione massiccia, il quale crede che l’operazione di mistificazione politica realizzata possa ripetersi alla Regione.
I Siciliani ripudiano, letteralmente, Crocetta e il PD? Che fare di fronte ad una disfatta annunciata? Semplice, li inganniamo. Ci travestiamo da “civici” (o cinici?).
Tutti i sindaci tricolorati, gli stessi che si fecero il selfie con Renzi alla Valle dei Templi, più o meno, gli stessi complici del saccheggio della Sicilia di questa legislatura, presentano e benedicono un loro “simbolo”, in cui il PD sia più o meno “ammucciato”.
E i Siciliani dovrebbero abboccare, non accorgendosi che si sta vendendo loro un prodotto scaduto. Poi ci mettiamo a capo un altro “professionista dell’antimafia”, del quale nessuno potrà dir male, come Grasso, che ha fatto – diciamolo – un pessimo lavoro da Presidente del Senato durante questa legislatura, in quanto (esattamente come Mattarella, espressione dello stesso blocco di potere) non ha mai difeso la Costituzione dalla eversione piddina.
E il gioco “dovrebbe essere fatto”. Vedremo.
Ricordiamo che il PD ha tolto e toglie miliardi ogni anno alla Sicilia.
È quello che ha rubato alle nostre tasche, con la complicità di Crocetta, il 29 % dell’IRPEF.
È quello che ha tolto l’assistenza ai disabili, nonostante la pupiata di Pif, “artista” organico al sistema e alla dominazione coloniale.
Ricorderemo noi ai Siciliani qual è lo stato delle strade siciliane sotto la dominazione piddina, la chiusura dei punti nascita, lo strangolamento di pesca e agricoltura, l’esclusione dei prodotti siciliani dalle promozioni con l’estero, e tanto altro ancora.
I Siciliani che sanno di questo imbroglio sono sempre di più. Ed hanno il diritto e il dovere di resistere. Altro che farsi “pigghiari pi fissa” dai sindaci piddini.
E l’unica resistenza possibile la dà la soluzione indipendentista.
I partiti italiani di destra hanno già dato, sono logori, non servono più a nulla. Il 5 Stelle, bloccato nel suo autismo politico, congela inutilmente una parte del voto di protesta, rendendo impossibile il ricambio.
L’unica alternativa è l’indipendentismo. L’unico soggetto che può veramente portarlo avanti, “Siciliani Liberi”.