Il movimento Siciliani Liberi interviene in merito alle dichiarazioni di Beppe Grillo sull’indipendenza della Sicilia. Il comico genovese sostiene che sia l’Italia la vera zavorra per la Sicilia, e non il contrario, e che se finora non c’è stato sviluppo ed emancipazione nella regione il problema è Roma, perché “u pisci feti dâ testa”.
“Siamo assolutamente d’accordo – sostiene Massimo Costa, presidente di Siciliani Liberi. – Tuttavia sono lecite alcune domande: perché nel programma del M5S non c’è stato e non c’è alcun accenno alla questione dell’indipendentismo siciliano? Come può, un partito che ha sede a Roma (o anche a Genova), o comunque un partito nazionale, parlare di indipendenza? Si tratta di una contraddizione in termini, perché è impossibile fare gli interessi del predatore e del derubato contemporaneamente!”
“Siamo un soggetto politico e un competitor alle elezioni – aggiunge Ciro Lomonte, candidato sindaco a Palermo con Siciliani Liberi. – Se il M5S è davvero diventato indipendentista, vorremmo sapere come intendono perseguire l’obiettivo. Hanno una proposta alternativa e magari migliore della Zona Economica Speciale per la quale ci battiamo e ci batteremo? Sono disposti a staccare la spina con Grillo per diventare un partito siciliano che fa solo gli interessi della Sicilia e dei siciliani? Ma tanto si sa che alla fine queste restano solo parole, perché è così che funziona coi partiti nazionali in tempo di elezioni: chiacchiere e brodo”.