Ci attendono sfide importanti. Se vogliamo dare risposte ai Siciliani dovremo essere presenti alle consultazioni elettorali che si approssimano, da quelle comunali di Palermo, alle regionali e alle politiche per il Senato. I Siciliani hanno diritto ad avere finalmente un’offerta politica non subalterna agli interessi dei partiti romani.
Per fare questo abbiamo lanciato una raccolta di fondi, rivolta a tutti i Siciliani nel mondo. Di cui qui sotto diamo il link:
https://www.indiegogo.com/projects/make-sicily-free/x/15603086#/
La nostra battaglia si fa con le risorse. “Dietro di noi” non c’è nessun potere forte, siamo solo lavoratori, studenti, casalinghe, precari,… Siciliani comuni. Non si può pretendere la “rivoluzione sotto casa”. Non ci si può lamentare che dietro tutti i partiti ci sono forze “oscure” e poi, quando si ha la possibilità di sostenere una forza genuina, tirarsi indietro. Questo è qualunquismo. E il qualunquismo aiuta solo a non cambiare nulla. Non si può maledire la propria sorte, quando si viene deportati in tutte le parti del mondo, costretti persino a nascondere la propria origine siciliana, macchiata dell’infamia mafiosa dalla propaganda italiana, e poi girarsi dall’altro lato quando qualche siciliano vuole veramente cambiare le cose.
La nostra rivoluzione e la nostra indipendenza sarà un processo legale e pacifico. Noi chiediamo aiuto ai Siciliani, non agli stranieri. Nessuno potrà fare per noi, quello che noi non sappiamo fare da soli. Chi ti aiuta da fuori, poi vuole sempre qualcosa in cambio. E noi vogliamo solo essere liberi, non cambiare padrone.
La nostra indipendenza sarà un processo progressivo e realistico: dare subito risposta ai problemi di sopravvivenza della Sicilia, con la rinegoziazione dei rapporti con lo Stato e la costituzione della Sicilia in Zona Economica Speciale, e lavorare nel contempo per la costruzione di uno stato sovrano e libero, fondato sull’autodeterminazione dei Siciliani.
I Siciliani nel mondo non hanno avuto mai un’occasione come quella che oggi rappresenta per loro “Siciliani Liberi”: una classe politica autorevole, credibile, per l’emancipazione della Sicilia.
Ma devono decidere se vogliono aiutarci o se sono contenti delle loro catene. Noi andremo avanti comunque, ringraziando tutti: i coraggiosi che hanno sacrificato anche solo 5 dollari (poco più di una colazione al bar) per la propria Patria, e i pavidi che si girano dall’altro lato, che avranno perso un’occasione storica. Sono messi nel conto, ma non ce ne curiamo.
Noi libereremo la Sicilia. W la Sicilia, stato libero, felice, ricco e indipendente!