L’accordo con lo Stato -sbandierato dal peggiore Presidente che abbiamo mai avuto- è la solita truffa. Ma, se è normale che un partito come il PD chini il capo, d’altro canto non ci è sembrato di sentire reazioni dai rinnovatori/oppositori, veri o presunti tali, come Musumeci o Cancelleri…
Molti Siciliani, un po’ per ingenua convinzione, un po’ per rassegnazione, ritengono “non utile” la presenza di un partito siciliano, non diciamo neanche indipendentista, ma almeno “siciliano”, nelle istituzioni. Con chi vi alleate? Dove dovete andare? E’ meglio il voto “utile”, date il tempo agli altri e poi giudicate (quanto tempo? due secoli di dominazione italiana?)….
Poi ci sono momenti della verità – come questo – nel quale si vede ancora una volta che l’assenza di un soggetto politico siciliano dall’Assemblea Regionale e dal Parlamento italiano, è la peggiore sciagura che possa capitare alla Sicilia. Guai ai vinti! Il Consiglio dei Ministri delibera solo 500 milioni a favore della Sicilia sui 10 miliardi che ci ruba l’Italia ogni anno. Il Consiglio dei Ministri apparentemente pone rimedio ad uno dei più recenti furti: lo spostamento del server degli stipendi dei dipendenti pubblici con il quale lo stato ha sottratto l’IRPEF dei dipendenti statali alla Sicilia.
Ma non è così: non sta ridando il maltolto, lo computa come “grazioso regalo”, da rimodulare di anno in anno, a condizione che la Sicilia faccia TUTTO QUELLO CHE DICE ROMA! E che dice Roma? Dice che ci dobbiamo fare calpestare letteralmente, con gli scarponi chiodati però. Dobbiamo fare ancora tutta una serie di tagli ai servizi e ai redditi, tagli senza fine. Dobbiamo, in aperta violazione dello Statuto, recepire tutte le norme nazionali per come ci dicono loro, altrimenti questi 500 milioni se li riprendono, quando gli pare, facendo saltare il bilancio di una Regione già nei fatti fallita. Cioè minacciandoci ancora una volta di toglierci quello che è nostro, una piccola parte di quello che è nostro e che ci viene sottratto. Ma quello che è peggio è che Crocetta, con questo accordo RINUNCIA DI NUOVO AL GETTITO DEL CONTENZIOSO COSTITUZIONALE CON LO STATO!
Rinuncia di nuovo, ritira i propri ricorsi, e persino si ritira dal costituirsi nei ricorsi fatti dallo Stato, quando questo ha impugnato qualche legge regionale. In pratica in cambio di questi miserabili soldi (che sono nostri, non ci stancheremo mai di dirlo, a beneficio di qualche lettore distratto), tutta la potestà legislativa e finanziaria, anche quella che avrebbe una regione a statuto ordinario, viene girata al governo di Roma, né più né meno che un paese coloniale o un paese occupato militarmente da un altro paese.
L’Italia è ormai per noi “un altro paese”. Non contenti di questo oltraggio, che costerà altra emigrazione, altra povertà, altro degrado urbano e rurale, altri disservizi che renderanno la nostra Sicilia ancora più invivibile, questo accordo è presentato dal governo coloniale come una “conquista” per la Sicilia, e così pure dalla più serva delle stampe siciliane, di cui non facciamo nome e cognome per carità di patria, perché ci vergogniamo di questi sporchi collaborazionisti, mentre persino in quella più convenzionale cominciano a levarsi voci di indignazione e di protesta.
Se è normale che un partito come il PD chini il capo, d’altro canto non ci è sembrato di sentire reazioni – forse è ancora presto? – dai rinnovatori/oppositori, veri o presunti tali, come Musumeci o Cancelleri. E’ troppo chiedervi, in nome della nostra Sicilia, della nostra comune Patria, di dire UNA PAROLA contro questo scempio? Dovete chiedere il permesso in carta bollata a Berlusconi e Di Maio, o riuscite almeno questa volta a fare da soli? Dobbiamo dialogare, dobbiamo parlare,…
Ecco, siamo qua, dialoghiamo, che dobbiamo combinare? Si fa l’opposizione per finta o sul serio? Dove sono quei deputati che avevano approvato una mozione di censura per la precedente rinuncia al gettito del contenzioso? Tutti dileguati nel nulla? Se si fa sul serio lavoriamo con tutti, ma ci sa che… Guai ai vinti! Chiediamo troppo ai Siciliani se chiediamo loro di voltare le spalle per sempre a questi traditori, a tutti i traditori che servono i partiti italiani, e di non fare più la magica crocetta nell’urna a loro favore? Pretendiamo una cosa troppo difficile?
O è troppo ciò a cui dobbiamo assistere nel silenzio generale. Con un partito indipendentista nelle istituzioni non si sognerebbero mai di oltraggiarci fino a questo punto. Con una Sicilia indipendente, poi, il nostro gettito sarebbe soltanto nostro: IRPEF al 20 % e IVA al 10 % al massimo. Ma siamo proprio affezionati a queste catene italiche?