Grandissima affluenza oggi alla manifestazione contro la realizzazione dell’inceneritore di San Filippo del Mela. Migliaia di persone in corteo, partendo dalla Piazza Papino di Milazzo, hanno sfilato per le vie principali della Città passando tra l’altro davanti al Municipio e percorrendo il lungomare. Tutti i Sindaci del comprensorio erano presenti, compreso il Sindaco di Messina, Renato Accorinti. Numerosi attivisti di Siciliani Liberi sono intervenuti con la loro bandiera, a testimoniare la loro partecipazione convinta e irriducibile, ad una lotta contro la devastazione ed il continuo saccheggio del nostro territorio.
Come vi abbiamo già detto in questo post, Siciliani Liberi, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, si oppone all’ennesimo atto di arroganza e di sfruttamento coloniale, con il quale le autorità Romane ed i loro vassalli ascari siciliani cercano di far diventare la Sicilia pattumiera d’Italia.
Piuttosto si incentivi la realizzazione di nuove cartiere, nuove vetrerie e nuovi stabilimenti per il recupero della plastica, affinché si accorci la filiera della raccolta differenziata rendendo così i rifiuti stessi importante risorsa per creare nuovi posti di lavoro e positive ricadute sull’economia,sulla salubrità dell’ambiente e sulla salute pubblica.
“Bisogna far capire alle istituzioni regionali e nazionali che il territorio non è più disposto ad ospitare colossi industriali che intendono realizzazione impianti altamente inquinanti e dannosi per la salute pubblica con enormi profitti economici per gli inquinatori – hanno ribadito i manifestanti – Possiamo seriamente voltare pagina; bisogna ridisegnare il futuro del comprensorio del Mela basato sul turismo, cultura, agricoltura, florovivaismo e portualità. La battaglia contro la realizzazione del mostro inceneritore possiamo vincerla unendo alla mobilitazione popolare altre azioni concrete percorrendo anche la strada legale-giudiziaria”.
E noi siamo e saremo al loro fianco. Il successo della manifestazione di oggi dimostra che i Siciliani hanno alzato la testa. E non la riabbasseranno.
Chiarissimo, in questo senso, è stato Padre Giuseppe Trifirò, parroco di Archi, da sempre in prima linea, che ha aperto l’iniziativa con un duro intervento: “Questa sarà l’ultima manifestazione pacifica – ha avvertito il “black bloc” nostrano – se si continuerà a parlare di inceneritore le prossime saranno iniziative eclatanti”. Un Siciliano libero, come i tanti che oggi hanno manifestato, come noi.