Circa vent’anni fa, un mio fraterno amico con il quale stavo prendendo un caffè al bar mi comunicò che si stava per candidare in una prossima tornata elettorale (non ricordo se regionali o provinciali) e chiedeva, pertanto, il mio voto…
di Santo Trovato
– «…e come no! » risposi subito io « Oltre al mio, avrai sicuramente quello di mia moglie e poi vediamo tra amici e parenti…»
Con questo mio amico ci conoscevamo da sempre, da quando frequentavamo le scuole elementari, e sapevo bene quale tipo di persona esemplare fosse.
– «Sai…» dice «fino ad oggi mi sono dedicato al volontariato… ma, adesso, voglio fare di più per il nostro territorio!»
– «Bravo!» rispondo.
Dopo un po’, chiesi: «Antonio, ma… a proposito, con quale partito ti candiderai?»
– «Forza Italia!»
Si era in quel periodo post “mani pulite”, alla caduta della 1a repubblica, quando sulla scena politica italiana si affacciava Berlusconi e su tutto il territorio italiano nascevano in ogni città e quartiere circoli di Forza Italia, mentre nelle TV andavano continuamente in onda spot pubblicitari stile “Mulino Bianco”, con tante persone sorridenti, strette l’una all’altra, mentre cantavano un motivetto orecchiabile, orgogliose di appartenere ad un paese dove tutti si amano, con lo sguardo felice di chi sa quale futuro sereno l’attende.
– «Sai Antonio…» dico io «non volevo dirtelo, ma non posso darti il mio voto.»
– «Come non puoi?»
– «Beh, prima non te l’ho detto… eri così entusiasta… mi sembrava male…»
– «Ho capito! Tu sei di sinistra… Ma guarda che qua non c’entra nulla la destra o la sinistra! Ohhhh… io sono Antonio! Il tuo amico!!!»
– «No, no…non fraintendere! Il fatto è che anch’io mi sto candidando!»
– «Sentiamo… con chi ti stai candidando?»
– «Con i Laburisti inglesi!!»
– «I LABURISTI INGLESI? Ma cosa…?»
– «Si, si…» continuo io «è gente seria e onesta…»
– «D’accordo, ma l’Inghilterra è a 2.500 km!»
– «E che vuol dire? Con un volo intercontinentale in due ore sono a Londra! Tu, invece, ritardi, scioperi…impieghi tre ore per arrivare a Roma.»
– «Va bene, ma….»
– «Tu non sai, stanno facendo un ottimo lavoro! L’economia dell’Inghilterra sta prendendo il volo!!»
– «D’accordo…ma chi cci trasi l’Inghilterra câ Sicilia??»
– «Nenti, Antoniu, non cci trasi nenti!! Li ‘ngrisi si ‘ntiresserannu dâ Sicilia sulu quannu hannu tempu… e sulu siddu ponnu pigghiàricci a la Sicilia qualchi cosa p’iddi! Pô restu ê ‘ngrisi non ci ntiressa nenti dâ Sicilia!!!»
– «E ALLORA…?» Antonio mi guardava più perplesso di prima.
– «E allora?! Allora…mancu Forza Italia e Berlusconi non ci tràsunu nenti câ Sicilia!! E nenti ci tràsunu tutti li partiti naziunali taliani… havi 150 anni ca videmu ca i partiti italiani si interessano della Sicilia quando hanno tempo e solo se possono trarne qualche profitto per loro, per l’economia e per una parte del territorio italiano che, la storia passata e presente ci insegna, coincide con l’Italia del Nord!!»
Al mio amico che si candidava con Forza Italia, non diedi il mio voto e lui non mi diede più il suo saluto.
Lo riincontrai occasionalmente dopo qualche anno.
– «Vieni, ti offro un caffè» mi disse «ti ricordi, quando prendendomi in giro, mi parlasti della tua candidatura coi Laburisti inglesi? Avevi ragione tu… li ‘ngrisi e li taliani non c’èntranu nenti câ Sicilia!»